Luigi Di Maio commissario straordinario nel Golfo Persico: la politica del demerito

Napoli, 19 Novembre – La cattiva politica del lecchinaggio disgustoso, dell’amico dell’amico, trova la sua rappresentazione più imbarazzante nella nomina di Luigi Di Maio come inviato speciale dell’UE nel Golfo Persico. L’ex ministro (sì, purtroppo è stato ministro) ce l’ha fatta anche stavolta, dopo la miserrima figura delle ultime votazioni, ha trovato posto… guadagnerà 12mila euro netti al mese con staff e copertura totale delle spese. Non mancano le reazioni indignate da parte di politici e non.

“Farò una interrogazione ai vertici del governo chiedendo che il nostro esecutivo si attivi in sede Ue per evitare che vengano conferiti incarichi internazionali a Luigi Di Maio, che ha dimostrato in anni recenti una totale inadeguatezza. Un suo impiego in qualsiasi contesto creerebbe più problemi che soluzioni, per di più quanto costerebbe? Su che basi gli verrebbe conferito questo incarico? Esperienze? CV? La sua designazione, ancor di più dopo un fallimentare esito elettorale, sarebbe una beffa nei confronti dell’Italia.” Maurizio Gasparri, Forza Italia.

Proprio così! “L’incarico conferito a Di Maio è una grave scorrettezza della UE verso il governo italiano in carica.” Luigi Bobbio, magistrato e già senatore della Repubblica. Non credo che altre nomine abbiano destato mai tanto “stupore” come in questo caso. “Luigi Di Maio con ogni probabilità diventerà inviato per l’Ue nel Golfo. La RACCOMANDAZIONE per questo diplomato arriva da Mario Draghi. Il suggerimento del “migliore mario draghi” è giunto non sulla preparazione del candidato, ma bensì ” nella solidità del rapporto, umano e istituzionale, che l’ex ministro è riuscito a costruire con Borrell durante la sua esperienza alla Farnesina”. Assisteremo a questo ennesimo atto di camorria senza batter ciglio visto che l’Italia è da sempre raccomandazione, oppure dimostreremo con l’esempio ai nostri giovani che “quel che non meriti lo stai togliendo a chi si è dato da fare per ottenerlo? Io ho la mia idea, ma continuo a sperare in un mondo almeno giusto.” Luigi Leonardi, imprenditore e autore di diversi libri.

Certo che Mario Draghi, quello del Governo dei migliori, ha deciso di perdere ogni credibilità. “Mario Draghi? Temo che il terribile giudizio di Cossiga sia stato giusto e puntuale. La candidatura per un posto importante nella Ue del trombato Di Maio non è una barzelletta.,ma un’atroce realtà. Delle due l’una: o nella Ue vige la legge ferrea fondata sulla demeritocrazia o Draghi ripaga il ragazzo che ubbidì all’ordine di spaccare i cinque stelle.” Giancarlo Lehner, giornalista e scrittore, già parlamentare della Repubblica. Consiglierei agli studenti che hanno protestato contro il merito, di capire dove può arrivare invece il demerito. Mi risponderanno “Come Di Maio”… Eh, ma lui è solo un’eccezione che conferma la regola.

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