Politica

Lotta alla Pandemia, Scuola. Ministro Bianchi a Radio1: “Il prolungato, diffuso e generalizzato utilizzo della didattica a distanza provoca dei problemi alla vita della comunità”

Roma, 10 Gennaio – Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è intervenuto questa mattina su Radio1, nella trasmissione radiofonica “Tutti in classe”, motivando così la scelta di riportare tutti gli studenti in aula questa mattina: “Ci ha convinti l’evidenza che il prolungato, diffuso e generalizzato utilizzo della didattica a distanza provoca dei problemi alla vita della comunità – ha detto Bianchi -. A questo abbiamo reagito con il disposto del 5 gennaio che è sufficientemente flessibile: stabilisce il principio del ‘tutti a scuola’ e mette in evidenza, dove vi siano i problemi, la possibilità di ricorrere alla distanza. Siamo intervenuti con uno strumento basato sul buonsenso”

Sulle mascherine Ffp2 che gli studenti dovranno indossare in classe in caso di autosorveglianza il ministro Bianchi ha sottolineato: “Abbiamo fatto un intervento importante, il generale Figliuolo ha raggiunto un accordo con le farmacie per calmierare il prezzo a 0,75 euro. Le diamo inoltre gratuitamente già a tutti gli operatori, soprattutto della scuola dell’infanzia dove non ci sono protezioni per bambini. Però è un tema importante, ho capito che sta molto a cuore e lo porrò in evidenza al Consiglio dei ministri”.

E a proposito di screening e tamponi che prima di Natale hanno ingolfato le Asl: “Abbiamo introdotto per i ragazzi delle scuole superiori, dove siamo già molto avanti con le vaccinazioni (siamo all’85% in prima dose e al 75% in seconda), la possibilità di fare tamponi gratis, sostenuta da 92 milioni dati dal commissario Figliuolo, nelle farmacie. Abbiamo alleggerito di molto il lavoro delle Asl. Occorre la partecipazione di tutti, dei ragazzi e delle famiglie”.

Bianchi, durante l’intervista di Radio Rai 1, ha risposto anche sulle differenze tra vaccinati e non che ci saranno nelle classi delle scuole secondarie con due casi di positività, con i primi che potranno restare in presenza e i secondi che andranno in Dad per 10 giorni: “Le famiglie devono precisare, se vogliono che i ragazzi tornino in presenza, che sono in condizione di poterlo fare, che sono vaccinati”  ha detto il ministro.

Infine, alla domanda se alla maturità sarà previsto uno scritto oltre all’orale e alla tesina, il ministro ha detto: “Entro fine mese lo diremo. Sicuramente faremo un disposto che permetta a nostri ragazzi di esprimere al meglio le loro capacità”. E ha aggiunto: “Noi stiamo già lavorando. Faremo di nuovo un’estate a scuola, un grande programma per l’estate e stiamo già lavorando sulla riapertura dell’anno prossimo”. 

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