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Le strategie adottate da Airbnb per superare le difficoltà causate dal Covid

Se facessimo un salto nel passato di appena un paio d’anni ci ricorderemmo sicuramente della crescita quasi esponenziale – comune a tantissime zone del mondo – della cosiddetta ospitalità diffusa. Senza girarci troppo attorno il fenomeno rappresentato da Airbnb, il portale per eccellenza e sicuramente quello di maggior successo in questo segmento del mercato del turismo, ha spinto tantissime persone a investire in questo tipo di opportunità perché in grado di garantire un ritorno economico importante, con la soddisfazione di gestire un’attività propria. Tornando al presente, la pandemia ha spazzato via in maniera brutale tantissime attività ricettive, lasciando il campo ai maggiormente strutturati hotel e spingendo i proprietari a fare delle scelte drastiche per non perdere il capitale in proprio possesso. Così come qualche anno fa abbiamo assistito a un cambiamento di destinazione di tantissimi immobili prima destinati all’accoglienza di studenti universitari o di lavoratori e diventati poi alloggi turistici, una buona parte di questi ultimi oggi è tornata sul mercato immobiliare. Per chi volesse investire una di queste soluzioni logistiche, questo è probabilmente il momento giusto, viste le difficoltà economiche e in considerazione del perdurare dell’emergenza sanitaria. Per farlo meglio rivolgersi ad un’agenzia specializzata come RockAgent, il partner ideale per qualsiasi tipo di compravendita immobiliare, grazie alla sua esperienza nel settore e alle sue tariffe fisse e trasparenti. La crisi del settore turistico sarà pure evidente, e i numeri lo dimostrano, ma grazie alla vaccinazione si spera che presto si possa tornare alla normalità e quindi a viaggiare.
Nel frattempo, andiamo a vedere con quale tipo strategie Airbnb sta cercando di superare questo momento di difficoltà.

Taglio dei costi

In periodi di crisi la prima cosa da fare è agire in maniera drastica e concreta sui costi, provando a ridurli con scelte spesso drammatiche. E così, in pochi mesi la forza lavoro è stata ridotta di un quarto, così come sono stati effettuati dei tagli agli stipendi dirigenziali più onerosi e alle spese ricorrenti.
 

Eliminazione delle attività secondarie

Un’altra scelta netta che è stata presa dalla dirigenza del gruppo con sede nella Silicon Valley, è stata quella di abbandonare quelle attività di contorno rispetto a quella che ha reso famoso il sito, vale a dire l’ospitalità diffusa. Nel corso degli anni l’offerta di Airbnb si era arricchita con la proposta di pacchetti di esperienze, accolta favorevolmente dell’utenza. Il ritorno alle basi è stato un altro passaggio doloroso ma necessario. 

Fiducia nel servizio

In periodi come quello che stiamo vivendo abbiamo tutti la tendenza ad essere diffidenti e ad essere titubanti davanti alle promesse fatte dagli altri, soprattutto se si tratta di sconosciuti dall’altra parte del mondo. In tal senso l’azienda si è mossa per aumentare le garanzie a tutela di tutte quelle persone che non hanno perso la voglia di viaggiare nonostante le avversità, ideando degli standard igienici da rispettare da parte degli host, e delle policy di cancellazione e rimborso in grado di far dormire sonni tranquilli ai viaggiatori. L’azienda ha elargito rimborsi per più di 1 miliardo di dollari e ha offerto aiuti per altri 250 milioni agli host interessati da cancellazioni all’ultimo minuto. 

Ottimismo e riconoscenza

Nel periodo più difficile della pandemia molti host, ma anche tanti viaggiatori, si sono allontanati dal servizio, ed era anche normale che succedesse. Una senso di scoramento che però non ha fatto perdere la bussola all’azienda che ha approfittato del momento per chiarire i contorni della propria azione per il futuro, con una capacità di adattamento in relazione alle mutate esigenze legate a un’emergenza che ha sconvolto il mondo intero. Il messaggio fornito da Airbnb ai suoi partner e ai clienti è chiaro: dare il giusto peso alle cose contano, ma soprattutto alle persone importanti nella propria vita, personale e imprenditoriale. E dalla Silicon Valley la riconoscenza dell’azienda per chi ha continuato a credere nelle potenzialità della piattaforma, è arrivata in tutti gli angoli del globo. 

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