Riflessioni in pillole Rubriche

L’anno che sta arrivando…

Napoli, 31 Dicembre – Caro anno nuovo, prima di darti il benvenuto, voglio salutare e ringraziare il tuo predecessore, è stato mite, un po’ come le temperature degli ultimi anni e nonostante io per carattere sia più affine agli sbalzi e alle impennate, ho goduto di questa mitezza, ne avevo un gran bisogno, ma ti anticipo, è stata solo una tregua. Ora con molta gioia ti do il mio più caloroso benvenuto e ti affido i miei sogni.

Vorrei che tu fossi ricco di abiti usati, girati da un figlio all’altro come si usava una volta, ma ora non per povertà ma perché il pianeta è sommerso da stracci. Che almeno la frutta e la verdura non vengano più imbustate e ognuno possa usare i suoi sacchetti, senza inquinare ulteriormente i mari. Che i bambini ritornino a giocare per strada e a sbucciarsi le ginocchia e al ritorno a casa, non dico di ricevere un ceffone, come accadeva ai miei tempi, ma sentirsi dire: “Ti sta bene, è colpa tua”, sì, perché questo gli insegnerà che non è sempre colpa degli altri. Che le ginocchia vengano disinfettate di nuovo con l’alcol che brucia perché questo li abituerà a sopportare il dolore di cui il mondo è pieno.

Che la scuola ritorni a svolgere la mansione per cui è nata, ossia istruire. Che venga emanata una legge che proibisca l’utilizzo dei cellulari perlomeno al ristorante, in modo tale da far disintossicare grandi e piccini, almeno in quell’occasione. Che sulle spiagge ritornino le cabine, perché erano belle e raccoglievano famiglie e profumi. Che ogni essere umano, anche quello nell’angolo più remoto di questo pianeta, possa rafforzare la fiducia in sé stesso cosicché nessuna tempesta possa travolgerlo. Che i legami diventino di nuovo come quando io ero bambina, ossia qualcosa in cui credere, un’appartenenza, un sodalizio tra anime.

Caro anno nuovo, sappiamo bene io e te che i sogni sono bellissime illusioni che servono a dare magia alla vita e che senza di essi si cade nell’infelicità, così come sappiamo che, se non ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo per realizzarli difficilmente la magia si avvera, pur restando consapevoli del fatto che è molto più importante creare l’illusione di un sogno piuttosto che non averne affatto.

Sarai un anno molto importante per me perché ho riversato in te infiniti sogni alcuni dei quali di lunga data, altri che diventeranno un tutt’uno con quelli delle persone che amo.

Buon 2024 a tutti! Possa quest’anno rendere questo mondo migliore.

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