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La variante Omicron spaventa il mondo intero e limita ancora una volta i festeggiamenti natalizi

Dalla proroga dello stato di emergenza al decreto festività: le misure di un’Italia ancora pronta a combattere

Napoli, 24 Dicembre- “Anche se i risultati sono ancora preliminari, la stima conferma la grande velocità di diffusione della variante Omicron, che sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia ad essere maggioritaria in breve tempo, come sta già avvenendo in diversi altri paesi europei – spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro -. In base ai dati oggi disponibili le armi a disposizione sono la vaccinazione, con la terza dose tempestiva per chi ha già completato il primo ciclo, e le misure, individuali e collettive, per limitare la diffusione del virus, dall’uso delle mascherine alla limitazione dei contatti e degli assembramenti”.

Lo stato italiano corre ancora una volta ai ripari nei confronti della nuova variante Omicron che, stando a quanto riportato da un comunicato stampa dell’ISS, in Italia è in forte crescita, intorno al 28% dei casi e lo fa in primo luogo prorogando lo stato di emergenza dal 31 dicembre al 31 marzo 2022, che prolunga di fatto tutte le misure tese al contrasto della pandemia, e approvando il decreto festività in data 23 dicembre, per arginare il contagio da Covid nelle festività. La prima delle due decisioni comporta

  • Una estensione degli strumenti di semplificazione per l’adozione di misure straordinarie per affrontare la crisi, oltre ai poteri derivanti dallo Stato di emergenza al capo della protezione civile e alla struttura del commissario straordinario;
  • Resta in funzione la “cabina di regia” alla quale partecipano i vari presidenti delle Regioni e anche gli organismi creati per fronteggiare la pandemia quali il Comitato tecnico- scientifico e il commissario straordinario.

Il ministro della Salute Roberto Speranza, il coordinatore del Cts Franco Locatelli e il portavoce del Cts Silvio Brusaferro, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri del 23 dicembre, hanno illustrato i contenuti del decreto-legge in vigore nelle festività. L’obiettivo è quello di contrastare un’impennata di contagi in vista delle feste di Natale e Capodanno e arginare casi in aumento della nuova variante omicron.

Durata del Green Pass

Dal 1° febbraio 2022 verrà ridotta la durata del Green Pass vaccinale da 9 a 6 mesi. Si attende l’ok dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, e un approfondimento tecnico poi arriverà un’ordinanza del ministro della salute per ridurre da 5 a 4 mesi il periodo minimo per la somministrazione della terza dose.

Rafforzamento nell’utilizzo delle mascherine

Viene previsto fino al 31 gennaio 2022, l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca.

La mascherina Ffp2 diventa obbligatoria, almeno fino alla fine dello stato di emergenza, in alcuni ambiti quali i mezzi di trasporto a lunga percorrenza (treni, aerei, traghetti) ma anche tutto il trasporto pubblico locale (bus, tram, metro). L’obbligo si estende anche ai cinema, ai teatri, musei, eventi sportivi sia al chiuso che all’aperto (stadi).

Niente cibo e bevande in cinema o palazzetti

Si vieta pure il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e nei palazzetti degli eventi sportivi.

Estensione del Green pass rafforzato

Il Super Green pass o Green pass rafforzato (quello disponibile solo per i vaccinati o guariti) è esteso, quindi è obbligatorio esibirlo nei musei, mostre, parchi tematici o di divertimento, centri ricreativi sociali, sale gioco e sale scommesse, e sale bingo, oltre che, al chiuso, per piscine, palestre e sport di squadra. È inoltre, fino al 31 marzo necessario esibire il Green Pass rafforzato in bar, ristoranti, locali ed enoteche al chiuso anche per consumare cibi o bevande al banco. 

Ingressi di visitatori in strutture sociosanitarie e Rsa

L’accesso alle Rsa sarà consentito o a persone che hanno completato il ciclo vaccinale e fatto anche il richiamo oppure nel caso in cui si tratti di persone che non hanno completato il ciclo vaccinale, oltre alle due dosi (o alla dose unica), sarà indispensabile un tampone che ne certifichi la negatività.

Stop alle feste

Fino al 31 gennaio 2022 sono vietate le feste, gli eventi e i concerti che implichino assembramenti all’aperto.

Chiusura delle discoteche fino al 31 gennaio

Chiudono fino al 31 gennaio le discoteche e le sale da ballo per ridurre le occasioni potenziali di contagio.  Una volta riaperte e fino al 31 marzo per passare una serata in discoteca o in un locale da ballo o ancora partecipare a una festa in un qualunque locale aperto al pubblico, servirà il “Mega Green Pass”, ovvero quello rilasciato dopo la terza dose. Altrimenti, chi ha completato il solo ciclo primario di vaccinazioni oltre al Super Green Pass dovrà presentare un certificato che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare.

Aumento di controlli nelle aree di frontiera

Verranno rafforzati i controlli nelle aree di frontiera, soprattutto negli aeroporti attraverso un rafforzamento degli USMAF (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera). Per quanto riguarda gli ingressi e ritorni dall’estero verranno svolti dei controlli a campione attraverso i tamponi al momento dell’arrivo in Italia: in caso di positività, scatta l’isolamento fiduciario per 10 giorni in un Covid Hotel.

Screening straordinario per il rientro a scuola

Verrà potenziato lo screening in fase di rientro nelle aule, per assicurare maggiore sicurezza. A supporto dell’attività di tracciamento dei casi positivi nelle scuole vengono stanziati fondi per il ministero della Difesa, implementando l’attività di diagnostica dei laboratori militari.

“Ci troviamo in una fase non semplice – afferma il ministro Speranza basti guardare i numeri delle ultime ore, non solo nel nostro paese dove nella giornata del 23 dicembre si sono raggiunti oltre 44 mila casi, ma anche negli altri paesi: la Francia ha superato di gran lunga gli 80 mila casi, la Gran Bretagna ha superato i 120 mila casi, la Spagna è arrivata a registrare 60 mila casi. In una fase del genere il governo mette in campo misure che pensa possano creare condizioni di maggiore protezione per i concittadini e per il Servizio Sanitario Nazionale. Il vaccino è e resta l’arma fondamentale”.

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