LA RIFLESSIONE – La mia comprensione per Alain Elkann

Napoli, 25 Luglio – Quante volte, soprattutto noi giornalisti, condanniamo il politicamente corretto? Quante volte ci incavoliamo perché non possiamo dire ciò che pensiamo altrimenti arriva il censore di turno? Ogni giorno, lottiamo contro il sistema del politicamente corretto, quel sistema che ci vuole schiocchi, che ci vuole tutti liquidi e agitatori di bandiere arcobaleno. Quel politicamente corretto che ci ha tappato la bocca con Miss Olanda, con la delazione ai tempi del COVID e compagnia cantante.

Alain Elkann, nel suo viaggio in treno, ha rotto gli schemi, ha messo nero su bianco le sue emozioni, i suoi pensieri, ciò che ha provato e visto mentre andava a Foggia. E tutti ad attaccarlo, etichettandolo come snob, ricco annoiato. Io, invece, sono dalla sua parte: Alain Elkann ha condannato il comportamento di alcuni ragazzi. Parlare ad alta voce ovunque è indice di cattiva educazione e di mancanza di rispetto. Un tempo si insegnava ai ragazzi a non “fare chiasso”, a sedersi bene a tavola e a parlare a voce bassa. Ma se a sottolineare queste sane abitudini è Alain Elkann, diventano abitudini da snob con la puzza sotto il naso.

A riguardo, ho apprezzato molto la riflessione dell’avvocato Rocco Todero, che non è affatto un uomo di sinistra radical chic… “A me Elkann non fa impazzire; però adesso negare che la società di massa ha ridotto il livello generale dell’educazione e delle buone maniere mi sembra eccessivo. Elkann avrebbe torto; invece è normale accettare che in una società di massa quasi nessuno ha ormai le cognizioni indispensabili per orientarsi nel mondo e comprendere ciò che accade, è normale accettare sbandamenti elettorali pericolosissimi per la democrazia e la libertà dovuti proprio a questa incapacità di orientarsi senza istruzione e cultura, è normale accettare la perdita del valore della lettura (su giornale cartaceo, su internet, con qualsiasi altro mezzo), è normale avere perso il senso della moderazione quando si parla delle donne e delle ragazze, è normale accettare maleducazione e mancanza di buone maniere. Del resto siamo in una società massificata: tutti danno torto a Elkann, ergo ha ragione, da vendere”.

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