Napoli, 5 Novembre – La settimana scorsa, a Pechino, si è svolto il XIII Congresso nazionale delle donne. Un evento quinquennale a cui i cittadini tengono molto. “Il grande capo cinese Xi Jinping si è presentato, unico uomo, al Congresso nazionale delle donne, che si svolge ogni 5 anni. Ha tenuto una lezione alle delegate spiegando quale dev’essere il nuovo ruolo delle donne cinesi. “Dovremmo promuovere attivamente un nuovo tipo di cultura del matrimonio e della maternità”. E ha insistito che tutti i funzionari del Partito comunista devono impegnarsi per inculcare nei giovani un nuovo atteggiamento verso “amore e matrimonio, fertilità e famiglia”.
Insomma, il messaggio è: care donne, sposatevi, siate fertili, fate figli. Di solito, in queste occasioni, le donne venivano elogiate per il loro ruolo nel lavoro. Stavolta, nessuna menzione del lavoro, solo parole di stima per il ruolo che svolgono a casa. E per la prima volta nessuna donna viene ammessa nell’organo esecutivo del partito. Xi Jinping ha incoraggiato le donne leader a “raccontare buone storie sulle tradizioni familiari e a guidare le donne a svolgere il loro ruolo unico nel portare avanti le virtù tradizionali della nazione cinese”. La Cina ha disperato bisogno di nuovi figli. Il calo delle nascite sembra inarrestabile. Per la prima volta l’India, con quasi un miliardo e mezzo di abitanti, ha superato la popolazione della Cina. Finora sono risultati inutili gli incentivi monetari e le agevolazioni fiscali per incoraggiare le nascite.
E adesso il partito gioca la carta estrema: riportare le donne in casa, invitandole ad allevare i giovani e a prendersi cura degli anziani. Ma è un rischio. Molte donne in Cina non ne vogliono sapere e sono pronte a battersi contro la duplice repressione: il governo autoritario e la società patriarcale. Per decenni è stata in vigore la politica del figlio unico nel tentativo di rallentare la crescita della popolazione, contro chi disobbediva venivano imposti aborti forzati, multe e sterilizzazioni. Poi a Pechino hanno capito di aver esagerato e nel 2015 le restrizioni sono finite. La nuova politica cinese può servire da lezione per le donne occidentali.
E anche per Claudia Goldin, alla quale è stato recentemente assegnato il Premio Nobel per l’economia “per avere fatto progredire la nostra comprensione dell’andamento del mercato del lavoro per le donne”, tappa importante verso la parità di genere. Anche in Russia, terra sterminata con soli 140 milioni di abitanti, Putin ha avviato una nuova politica verso le donne: devono fare figli, anche 10 figli. Per la patria”. Marco Nese, giornalista e scrittore. Forza e amore, fare figli è bello!
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
