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Israele, tragedia al raduno religioso sul monte Meron: oltre 40 morti

Galilea, 30 Aprile – Il sovraffollamento (Tra le prime ipotesi c’è il crollo di una tribuna) avrebbe fatto scivolare alcune persone, mentre altre sono cadute su di loro, provocando una fuga precipitosa. Così il raduno di massa ebraico sul monte Meron, in Galilea, si è trasformato in tragedia: almeno 45 morti, circa 150 persone ferite nella ressa sul Monte Meron di cui 6 in condizioni critiche, 18 in condizioni gravi, otto in condizioni moderate e 80 feriti leggeri, e oltre 250 ambulanze e sei elicotteri sono arrivati sulla scena per evacuare i feriti, scrive il Jerusalem Post. Allestito un ospedale da campo sul posto.

Intanto procede all’Istituto di medicina legale di Tel Aviv l’opera di riconoscimento dei deceduti da parte delle famiglie. Si stanno attrezzando i primi funerali che per la legge ebraica – se le salme sono state identificate – vanno celebrati prima del riposo sabbatico. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha definito l’incidente una “terribile tragedia” e ha visitato il luogo della tragedia. Il disastro di Monte Meron sarà oggetto di “una verifica seria e approfondita” per evitare che scene del genere si ripetano in futuro, ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu che ha proclamato per domenica lutto nazionale.

Il ministro della Salute israeliano Yuli Edelstein si è recato in visita al Ziv Medical Center a Safed dove sono ricoverati i feriti della calca sul monte Meron. Parlando ai giornalisti, Edelstein ha dichiarato che la maggior parte di loro stati identificati e sono in contatto con le rispettive famiglie. ”Spero che chiunque si trovi in ospedale possa essere dimesso presto e tornare a casa”, ha detto Edelstein. ‘‘Noi, come governo, faremo luce su quello che è accaduto lì”, ha concluso. Il direttore generale del ministero della Salute Chezy Levy ha detto che molte delle famiglie dei feriti si trovano all’estero. 

Alcune persone sarebbero scivolate dalle gradinate trascinando con loro altri partecipanti e innescando una fuga di massa in cui a decine sarebbero rimasti schiacciati. Secondo la Croce Rossa locale tutto sarebbe avvenuto per via della ressa, ben documentata nei video condivisi sulle piattaforme social. “Stiamo lottando per salvare le vite di decine di feriti e non ci fermeremo finché non avremo portato in salvo l’ultimo sopravvissuto” si legge sul profilo social del servizio nazionale di soccorso.  

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