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IL PUNTO – Profughi palestinesi: vittime sì, ma non di Israele

Napoli, 22 Ottobre – I Palestinesi stanno vivendo da anni un grande disagio, ma le cause non sono riconducibili a Israele. Ecco cosa affermava Indro Montanelli: “Che i profughi palestinesi siano delle povere vittime, non c’è dubbio. Ma lo sono degli Stati Arabi, non d’Israele. Quanto ai loro diritti sulla casa dei padri, non ne hanno nessuno perché i loro padri erano dei senzatetto. Il tetto apparteneva solo a una piccola categoria di sceicchi, che se lo vendettero allegramente e di loro propria scelta. Oggi, ubriacato da una propaganda di stampo razzista e nazionalsocialista, lo sciagurato fedain scarica su Israele l’odio che dovrebbe rivolgere contro coloro che lo mandarono allo sbaraglio. E il suo pietoso caso, in un modo o nell’altro, bisognerà pure risolverlo. Ma non ci si venga a dire che i responsabili di questa sua miseranda condizione sono gli «usurpatori» ebrei.

Questo è storicamente, politicamente e giuridicamente falso. La terra di Israele è sempre stata la terra degli ebrei. Se leggiamo le descrizioni di Gerusalemme fatta nel 1800 da Marx e Mark Twain, leggiamo di “una città povera e miserabile abitata nella parte Est, interamente, da ebrei poveri e miserabili che erano sempre vissuti lì, da tremila anni”. Gli arabi erano sì in leggera maggioranza numerica ma in gran parte erano nomadi senza terra, l’unica vera comunità stanziale era quella ebraica che abitava le stesse case da migliaia di anni. Gli ebrei sionisti emigrati nel ‘900 si sono massacrati a dissodare, irrigare, fabbricare desalinizzatori, sono morti a migliaia di stenti e di malaria, parassitosi, colera, ameba, tifo, setticemia e tetano.

Sono morti a decine di migliaia, ma poi hanno vinto, il deserto è fiorito, dove cerano lande desolate è nato un paese di filari di vite e di limoni. Per poter di nuovo odiare gli ebrei è violato il diritto civile, che per dirla con un toscanismo si riassume in “chi vende, poi, non è più suo”. Gli arabi la loro terra se la sono venduta, prima ai sionisti facendola pagare carissima, poi alla comunità internazionale intascando 66 anni di fiumi di denaro per risarcirgli il “dolore” di aver perso 20.000 chilometri quadrati di terra che non è mai stata loro, meno del Piemonte, che quando c’erano loro era un terra di sassi, paludi e scorpioni.”

E poi c’è tanta ignoranza. “Conciare in questo modo la povera Anna Frank, mettendole al collo la kefiah palestinese, quella indossata dai macellai di Hamas, come hanno fatto i sostenitori filo palestinesi ieri a Milano, è una manifestazione di ignoranza e di stupidità che lascia sgomenti. Ribrezzo.” Non me la prendo con i ragazzi che manifestano che non sanno. Ma con i cattivi maestri che li istigano a fare simili sconcezze.” Gerardo Verolino, giornalista. E perché c’è tanta ignoranza? Perché l’Italia è così, superficiale. E come dice Antonio Polito, editorialista del Corriere della sera “Comunque in Italia Striscia la notizia fa più notizia della Striscia di Gaza. Ormai è chiaro che è stato un razzo palestinese ad aver fatto strage all’ospedale di Gaza. Ma non interessa più a nessuno”.

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