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Il cielo si tinge d’azzurro: l’eredità di Domenica Chiara Sena, faro di speranza per i più deboli

Brusciano, 19 Settembre –  Lutto nel mondo del sociale. E’ venuta a mancare Domenica Chiara Sena, un pilastro importante delle politiche a favore delle fasce più deboli e in condizioni di precarietà. Aveva fondato la casa di Pat la cui sede originariamente era a Scisciano. Una casa dedicata a Pat, una ragazza morta di overdose che era diventata una sorta di casa itinerante, ospitata anche a Mariglianella, fino a trovare stabilità a Brusciano dove ha svolto numerosi laboratori anche di confronto su tematiche sociali di grande impatto civico.

Era stata premiata dal comune per il suo impegno in occasione della giornata mondiale della donna dal sindaco Giacomo. Romano. Una donna che resta impressa per il coraggio e la determinazione. La conobbi negli anni ’90 in occasione di una marcia della legalità che organizzammo nel rione 219 di Brusciano. Io fresca di Laurea con il pallino del sociale e lei un punto di riferimento importante. Ci incontrammo a via Camillo Cucca, verso Castello di Cisterna. Ci raggiunse il “re della tammuriata” Marcello Colasurdo. Iniziammo a camminare tra quelle sigle di numeri che sanno già di destino segnato e scontato …219, 167…puoi cambiare e dare altri nomi ma quei numeri restano scolpiti come un marchio a fuoco.

Marcello guardava i palazzoni e urlava: “Scendete, venite con noi e la tammurriata tuonava rivendicando senso civico mentre le finestre al nostro passare si chiudevano tra un silenzio surreale e occhi che spiavano. Il deserto era solo apparente. Da allora Chiara ogni qualvolta mi vedeva era solita dire: Eccola Anita e chi se la dimentica quella testa bionda. Unica al mio fianco a marciare nel rione e ad urlare no camorra”.

Io, lei e altre quattro, cinque persone. E adesso mi mancano le parole …per vicissitudini personali poco felici cara Chiara, mi sono persa anche la tua premiazione l’8 marzo scorso mentre il giorno successivo consegnavo a Dio la mia mamma. Non ho potuto esserci e cogliere il tuo splendido sorriso in quei favolosi occhi belli come il mare. Adesso hai portato l’azzurro in paradiso e già manchi mentre un nodo in gola mi toglie le parole. Ciao sora…ciao Chiaretta …Ciao …

Anita Capasso

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