Cultura

“I Viaggi di Adelina” – Lucania terra di antichi borghi, Pignola: il “Paese dei 200 portali”

Pignola, 15 Agosto – La Basilicata offre paesaggi suggestivi ed indimenticabili: uno di essi è il borgo Pignola, ad una manciata di Km dal capoluogo, Potenza, in Basilicata, dalla caratteristica di un presepe, adagiato a circa 1000 metri di altitudine fra folti boschi e vette dove d’inverno si scia.

Pignola anticamente si chiamava Vineola che vuol dire ‘piccola vigna’. Noto come il ‘Paese dei 200 portali’. La sua struttura urbanistica a cerchi concentrici ad andamento semicircolari si proietta fra incantevoli palazzi d’epoca impreziositi da straordinari portali in pietra scolpita. È centro storico elegante, e al visitatore non sfuggono i volti in pietra, in bella mostra, di forme e strutture svariatissime, incastonate nei numerosi palazzi del 17° sec.: cariatidi, telamoni e mascheroni, un tempo utilizzati per legarvi cavalli, animali e muli.

Portali che fanno storia, realizzati dai maestri scalpellini che hanno preso parte alla scuola locale della lavorazione della pietra e che prendono il nome dalla famiglia originariamente proprietaria del palazzo. Per citarne alcuni: Portale Ciasca, Portale Sciavone, Portale Pecoriello, Portale Gerardi.

La sghemba piazza Vittorio Emanuele che ricorda una conchiglia, introduce il visitatore nel cuore di Pignola, nella parte più nascosta del borgo. Gli occhi vanno ai palazzi nobiliari sorretti dai cosiddetti custodi di pietra, che puntellano davanzali e balconi fregiati da sontuose ringhiere di ferro battuto, dai richiami floreali. 

La passeggiata conduce nella parte più alta del borgo dove si erge la chiesa Madre, detta “Terra Vecchia”, dedicata a Santa Maria Maggiore, principale luogo di culto cattolico del borgo. La Chiesa imponente col suo campanile del’400, costruita nel ‘300 in pietra grigia del luogo, nel corso dei secoli ha avuto diversi lavori di ricostruzione, per i danni subiti dagli eventi sismici del 1694, 1857, 1980.Il magnifico edificio custodisce all’interno imponenti e numerose opere d’arte, di grande pregio: sculture e dipinti seicenteschi di Giovanni De Gregorio detto il Pietrafesa, (nome antico dì Satriano di Lucania).  Si racconta che  il suo corpo giace in un pilastro della Chiesa madre sul lato sinistro del presbiterio. Tra i tanti suoi più talentuosi seguaci, c’è da ricordare Filiberto Guma, che a Pignola, suo paese di origine fece parte di una vera dinastia di pittori, lasciando le sue opere anche in molti altri paesi del Sud Italia. Nella chiesa si ammirano, inoltre la Crocifissione e la Madonna del Rosario della corrente del Pietrafesano, per riportarne alcuni. 

Un gruppo di motociclisti e visitatori, in sosta sul belvedere antistante la Chiesa Madre si sofferma ad ammirare il panorama mozzafiato che sfoggia il Massiccio del Vulture che stimola la curiosità ad introdurli nel contesto paesaggistico. Al parapetto in pietra nera al calar del tramonto che forse è il momento migliore per godere le atmosfere del borgo, Morena C. motociclista romana, esordisce: “Sembra di essere in un altro mondo, il respiro di questo luogo entra nell’essere e calma ogni turbamento. È valsa la pena di abbarbicarsi fin qui e beneficiare della pace, della bellezza, dei profumi che emana la natura circostante. Siamo stati attratti dal cocuzzolo e abbiamo cambiato subito itinerario. Sostiamo un po’, magari ci soffermiamo per la cena, gustare cibi nostrani, quale intesa migliore per temprare lo spirito. Sicuramente ci imbatteremo in altrettanti luoghi magnifici, ma per adesso ci godiamo questo.” Come non darle ragione!

Da non perdere durante l’escursione, la visita alla chiesa di Sant’Antonio Abate dal portale settecentesco che contorna la Porta del Giubileo realizzata in bronzo nel 1999 da Antonio Masini, uno dei più apprezzati artisti lucani contemporanei. Il 16 e 17 Gennaio pignolesi e turisti festeggiano con una forte partecipazione, la ricorrenza del Santo protettore degli animali, con la benedizione che il prete impartisce a tutti gli animali, dai cavalli ai conigli, con l’accensione del falò e con la movimentata e caratteristica corsa dei muli, cavalli, asini, cavalcati a pelo, cioè senza l’appoggio di sella.

Da visitare tra le altre bellezze la chiesa di San Rocco, che una volta era convento rinascimentale. Il portale seicentesco, che immette nella restante struttura racchiude la porta di bronzo contemporanea, compiuta in onore del pontefice Giovanni Paolo II, subito dopo la sua dipartita, creata dallo scultore Marco Santoro, un altro esponente di spicco dell’arte lucana. Una sosta la si fa  per la chiesa di San Michele denominata Sant’Angelo, che sorge su una grotta rocciosa a fianco di vecchie rovine che rappresentavano l’intero complesso monasteriale dei Frati Cappuccini sorto nel lontano 1500. La chiesa attuale non presenta elementi di interesse artistico, ma è luogo di culto per San Michele Arcangelo praticato nella grotta, proprio come a Monte Sant’Angelo sul Gargano.

Il territorio comunale di Pignola è cosparso di numerose chiese, tutte che custodiscono opere d’arte preziose, come il santuario della Madonna degli Angeli. È in località Pantano e custodisce la statua della patrona del paese. La gradevole scultura rivestita in oro zecchino raffigurante la Madonna degli Angeli, alla quale è dedicata una sentita festa a maggio e a settembre è molto attesa dai pignolesi e turisti. Tra la terza e la quarta domenica di maggio durante la festa prende vita la secolare tradizione della Uglia. Ci si mescola profano e sacro: intrepidi ballerini pignolesi portano a spalla un baldacchino raffigurante la Madonna che viene fatta danzare lungo il percorso, fra le fiamme di roghi, a dimostrazione allegorica della Vergine che vince le forze del male.

L’Oasi di Pantano è un vero paradiso per di chi ama natura e sport, vi si trovano confort e attrezzature, come maneggi, piste per karting e il volo a bordo di velivoli ultraleggeri, aree per jogging, ciclismo, tennis, nuoto, pesca sportiva.  Il territorio pignolese ricade d’altronde nel Parco Nazionale dell’Appenino Lucano – Val di Agri-Lagonegrese, con folti boschi che lo circondano, fra questi Rifreddo o quelli verso il passo della Sellata -Pierfaone, dove si scia.

A Pignola non ci si annoia con la Rassegna internazionale del Folklore e l’evento rinomato di Pignola in Blues con artisti noti.   La gustosa e tradizionale cucina locale costituisce una forte identità culturale.  Non resta che andare a Pignola.  E per gli amanti dell’arte è il clou.

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