L’addetto alle pulizie, secondo l’inchiesta, risultava in servizio, mentre era altrove. Analogo copione per gli altri dipendenti dello stesso ufficio. Gli indagati restano tutti in servizio. La Procura di Nola ha da tempo focalizzato i riflettori sui furbetti del cartellino. A condurre le indagine è stato il Pm Luca Pisciotta sono decine gli avvisi di conclusione delle indagini.
Ventisei indagati, si parte dal ruolo di un gruppetto di dipendenti che avrebbero strisciato a turno i badge di altri complici, consentendo loro di allontanarsi dal presidio sanitario senza dare nell’occhio, risultando sempre e comunque in servizio. Adesso bisognerà vedere che cosa accadrà, al momento non ci sono avvisi di garanzia.
Anita Capasso