Napoli, 23 Febbraio – Sabotaggio del gasdotto Nordstream. Cosa sta venendo fuori? L’ha compiuto la marina Usa, con la collaborazione della Norvegia? Si tratta dello scoop del secolo, su cui grava un silenzio tombale? Non saprei. “Le esplosioni che hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream sarebbero l’effetto di un’operazione di sabotaggio messa in atto dagli Usa, con la complicità della Norvegia. Una pagina inquietante, ricostruita nei dettagli dal giornalista e premio Pulitzer Seymour Hersh. Ho quindi interrogato formalmente la Commissione UE che dovrebbe avviare immediati approfondimenti per calcolare l’entità del danno e chiedere risarcimenti per le conseguenze patite dai cittadini europei.” Mirk Wallace, eurodeputato irlandese In altre parole “Il 26 settembre 2022: le esplosioni provocate in precisi punti del Nord Stream 1 e del Nord Stream 2, nelle acque della zona economica esclusiva della Danimarca, hanno colpito al cuore la sicurezza energetica europea. Un atto di guerra, un crimine contro i popoli europei. A seguito di questo tragico evento la domanda che è stata sollevata immediatamente non poteva che riguardare le responsabilità dietro l’esecuzione di questo crimine. Chi sono i responsabili?” Radio Cina internazionale.
Personalmente non amo le tesi complottiste, ma degli interrogativi sono leciti. L’UE ha il dovere di fare chiarezza. “Su richiesta della Russia, il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha recentemente tenuto un dibattito aperto sull’esplosione del gasdotto Nord Stream. I membri del Consiglio hanno illustrato le proprie posizioni. La parte cinese ha affermato che condurre un’indagine obiettiva, imparziale e professionale su questo incidente è strettamente legata agli interessi e alle preoccupazioni di ogni Paese e ha sostenuto l’accelerazione del processo investigativo e la pronta identificazione della verità. Prima di tutto, il gasdotto “Nord Stream” era un’infrastruttura transnazionale importante e uno strumento chiave per il trasporto dell’energia. La sua distruzione ha avuto un impatto gravemente negativo sul mercato globale dell’energia e sull’ambiente ecologico. Il mondo ha quindi il diritto di conoscere la verità. Guardando all’ambiente ecologico, l’esplosione del Nord Stream ha causato la fuoriuscita di centinaia di milioni di metri cubi di gas.
Se fosse stato un atto deliberato, costituirebbe un crimine ambientale. L’esplosione è inoltre anche un problema politico relativo alla sicurezza e alla stabilità in tutta Europa. Condurre un’indagine obiettiva e neutrale sull’incidente aiuterebbe le parti a ridurre gli ostacoli a una soluzione politica negoziata della crisi in Ucraina. Soprattutto, a fronte di solide prove materiali e di crescenti interrogativi, un’indagine obiettiva e imparziale sull’incidente del Nord Stream sarebbe una forte ed efficace difesa della giustizia internazionale”. Radio Cina internazionale.
Interessante la considerazione dell’economista Usa Jeffrey Sachs: “La Svezia ha moltissime cose da dire sul luogo in cui è stato commesso il crimine (l’attentato al gasdotto NordStream, n.d.r), ma la Svezia tiene segreti al mondo intero i risultati delle sue ricerche. Solo una manciata di agenzie statali ha la capacità tecnica e l’accesso al Mar Baltico per eseguire questo tipo di sabotaggio, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Polonia, Norvegia, Germania e Svezia. L’Ucraina non ha la tecnologia necessaria”.
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.