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COVID19, Fase 2: a Brusciano un #flashmobhairestetic organizzato dal mondo dell’estetica e dei parrucchieri [Video]

Brusciano, 4 Maggio – L’emergenza sanitaria causata dal Covid 19 ha costretto milioni di parrucchieri ed estetiste a tenere chiusi i loro locali, con la conseguenza preoccupante di lasciare a casa dipendenti, senza sussidi e riconoscimento dei loro diritti. Da Brusciano si alza forte il grido di protesta di un’intera categoria. Alle ore 12:30, di oggi lunedì 4 maggio 2020, inizio della fase 2 per l’Italia, giorno tanto atteso dopo settimane di quarantena, si inizia a ripartire con cautela e responsabilità, ma non per tutti: il modo dell’estetica e dei parrucchieri ha come lontano traguardo la data del 1 giugno prossimo.

Dietro un coordinamento nazionale, all’unisono i proprietari e i dipendenti dei saloni d’Italia uniti per rivendicare i diritti della loro categoria. A Brusciano, comune dell’hinterland napoletano, il pioniere di questa iniziativa, che si è fatto promotore dell’evento, il parrucchiere Genny d’Auria, titolare del locale “Modi di Moda”. «Noi abbiamo organizzato questo flash mob su tutto il territorio nazionale –  afferma l’hairstylist – coinvolgendo varie attività: estetiste, parrucchieri e barbieri. Fuori ogni salone oggi, rispettando le regole di distanziamento sociale, facciamo ascoltare l’inno d’Italia con delle nostre richieste. Noi siamo pronti a ripartire, gli aiuti che dovevano pervenire dallo Stato non sono ancora arrivati: noi crediamo che con molta miopia, il nostro settore e il nostro indotto sia stato sottovalutato dalla task force del governo; abbiamo adeguato i nostri saloni secondo le nuove normative, siamo sempre stati attenti all’igiene sicura e, da categoria che nel 2019 ha contribuito per il 20% all’aumento del Pil, vogliamo più attenzione, un contribuito serio e un dialogo col governo centrale e con chi gestisce il nostro settore».

Sulla stessa lunghezza d’onda le parole dell’estetista Luisa Montanile, titolare del centro estetico “Luisabeautyfarm”. «Con molta determinazione – afferma Luisa –  rivendichiamo i nostri diritti: nel nostro lavoro ci si è sempre comportati con massima attenzione sull’igiene; nei nostri saloni si lavora da anni per appuntamento, quindi è impossibile qualsiasi tipo di assembramento; in particolare chiediamo che si ponga l’attenzione sulla cassa integrazione perché, a distanza di due mesi, nessun dipendente ha ricevuto dallo Stato alcun contributo».

Alla manifestazione era presente anche il sindaco di Brusciano Giuseppe Montanile, che ha sposato la causa di queste categorie in difficoltà. «Bisogna garantire queste attività su due fronti – chiarisce il primo cittadino – da un lato la salute pubblica va tutelata in primis, ma dall’altro bisogna consentire, con le dovute precauzioni, e i controlli approfonditi, che l’economia riparta quanto prima. Oltre la pandemia, il rischio di un collasso da parte dei nostri piccoli artigiani è una minaccia che non possiamo permetterci».

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