Politica

Covid, tutte le Regioni in area gialla. Locatelli:”Da metà Luglio, via le mascherine all’aperto”

Napoli, 24 Maggio – Da oggi tutte le regioni sono in area gialla, dopo che l’ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza ha promosso anche l’ultima rimasta in arancione, la Valle d’Aosta, dopo essere rimasta, la scorsa settimana, l’unica macchia arancione nella cartina. Dunque, si va verso la normalità.

Tre regioni la assaporeranno prima delle altre: dal 1° giugno infatti Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise andranno in fascia bianca e diranno addio alle restrizioni, ad accezione del distanziamento e delle mascherine. Idem dal 7 giugno per Abruzzo Veneto e Liguria. E se i dati del monitoraggio del 28 maggio continueranno ad essere confortanti, a metà mese potrebbe toccare anche a Lombardia, Lazio ed Umbria. Tutte le regioni hanno un Rt medio inferiore a 1 (a 0,78 rispetto allo 0,86 della scorsa settimana) e sono dunque classificate a rischio basso. Questa settimana nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (19%) o area medica (19%).

Si osserva inoltre una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (13.565 vs 19.619 la settimana precedente). Accelera ancora il calo dell’incidenza, pari a 73 casi per 100mila abitanti, sempre più vicina a livelli (50 casi per 100mila) che permetterebbero il contenimento dei contagi e che renderebbe più facile il tracciamento. 

Un nuovo lockdown “è altamente improbabile. Tutte le decisioni sono state prese per non esporci al rischio di dover richiudere. La campagna di vaccinazione fa la differenza” e di togliere la mascherina “credo potremo parlarne nella seconda metà di luglio, eliminando l’obbligo solo all’aperto, o anche al chiuso tra persone vaccinate e non soggette a ‘fragilità'”. Lo dice in un’intervista a La Stampa il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.

Sul piano vaccini, prosegue, “condivido le considerazioni del generale Figliuolo: la corsa alla vaccinazione ‘indiscriminata’ è inutile, bisogna dare priorità a chi rischia in caso di contagio”, mentre per quanto riguarda i  vaccini ai giovanissimi, “una volta che sarà arrivato il via libera” dell’Ema, atteso per fine maggio, “e avremo messo al sicuro le fasce di popolazione a rischio, potremo partire con gli studenti, così da assicurare la didattica in presenza e in sicurezza nel prossimo anno scolastico”.

Per il futuro “è largamente possibile che avremo bisogno di una terza dose, ma è un tema che si porrà non prima di ottobre”, mentre circa l’obbligo vaccinale, per Locatelli “al momento non vedo gli estremi per discuterne. Lo scenario attuale non rende necessario l’obbligo se non per gli operatori sanitari”. 

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