Cultura

Casamarciano, “Racconti per ricominciare”. Percorsi di teatro dal vivo: “La doppia vita del frate” di Antonio Piccolo

Storia per quattro voci.

Casamarciano, 8 Giugno  – Nel segno della ripartenza, dopo di quello della pandemia; lo spettacolo “La doppia vita del frate”, di Antonio Piccolo. La location è quella del Chiostro di Santa Maria del Plesco; è stato solo uno dei dodici spettacoli in programma. È terminata la manifestazione itinerante dedicata al teatro; l’iniziativa ha visto interessate diverse località della Campania; il festival è alla sua seconda edizione .Racconti per Ricominciare”è un composto di percorsi teatrali dal vivo. L’evento è stato ambientato in spazi, generalmente aperti, di valore storico e architettonico. L’organizzazione si deve a Vesuvioteatro.org con il coordinamento artistico di Giulio Baffi e Claudio Di Palma.

Per 9 giorni, dodici location della Campania si sono trasformate in affascinanti palcoscenici con testi teatrali, generalmente inediti, scritti da 21 autori. Gli spettacoli, messi in scena prima del tramonto, sono stati proposti, prevalentemente, all’aperto, per un numero limitato di spettatori e nel rispetto delle normative anti-covid.

Un’iniziativa che nasce per contribuire alla ripartenza dello spettacolo dal vivo, settore seriamente colpito dalla crisi, e parallelamente, riattivare i luoghi del Patrimonio, grandi attrattori e simboli di civiltà. “Racconti per Ricominciare”, aderisce al progetto “la Campania è Teatro, Musica e Danza” promosso da ARTEC/ Sistema MED in collaborazione con Scabec. La seconda volta è la più difficile. Afferma, tra altro, Giulio Baffi in un comunicato: “La seconda idea, la seconda prova, la seconda che avanza dopo il successo della prima. Lo scorso anno il nostro “Racconti per Ricominciare” fu un successo. L’avevamo costruita con grande passione e fu un successo. Era stata la nostra proposta “per ricominciare” e abbiamo desiderato che non finisse più. … In una catena di entusiasmo che cancellava la fatica spesa per organizzare il nostro primo percorso di “Racconti”…..”.

Ribadisce Claudio di Palma: “Se era risultato necessario contarsi e raccontarsi, se lo scorso anno era stato opportuno ritrovare la voce e il gesto per misurare ancora gli spazi in cui la vita stava resistendo, quest’anno, come fortunati superstiti di una rovinosa caduta, sarà indispensabile ritrovare le cose perdute; raccogliere gli oggetti sparsi per terra, ravvivare la giacca, rifare attenti una piega, rinforcare gli occhiali per allineare nuovi punti cardinali, recuperare il senso dei sensi….”  Consenso di pubblico per “La doppia vita del frate”: 4 personaggi in scena che meritano citazione: Marianita Canfora, Francesca Fedeli, Ettore Nigro, Bruno Tramice. La vicenda scenica è ambientata nel 1566. Lo sfondo storico di questa località di Casamarciano, Santa Maria del Plesco, è stato proprio ideale.

La trama in brevissime note: una donna è furiosa; chiede che sia arrestato suo marito dalle guardie del Vicerè. La donna ha un nome; è Emila Algieri; ha appena scoperto che la persona che ha accanto nella vita, che ha sposato, non è quello che credeva; è un sacerdote!Nella vicenda subentra un ostacolo alle sue intenzioni: il diritto di asilo.

L’uomo accusato si è rifugiato in Chiesa e ha, secondo le regole del tempo,  l’immunità. Un atto unico per una storia misteriosa di doppia vita, doppia personalità. Il racconto scenico si è svolto in tre tappe; l’ultima all’interno della storica Chiesa. Momenti di canto e recitazione; solo quattro personaggi per raccontare tutto un mondo; forse una fase storica di notevole interesse.   

Antonio Romano

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