La candidata alla presidenza della Regione: “Ho chiesto a Conte di rivedere criteri spesa storica e far arrivare al Sud gran parte dei fondi del recovery fund”
Napoli, 3 Settembre – “L’emergenza Covid aumenterà il divario tra il Nord e il Sud e a farne le spese saranno soprattutto regioni da sempre penalizzate come la Campania. Gli scenari previsti dallo Svimez non ci sorprendono affatto. Sappiamo bene che, come è sempre accaduto, pagheremo più di altri decenni di scelte politiche a livello nazionale e regionale, che ci hanno portato ad avere meno fondi di quanti ci sarebbero realmente spettati. E di questo non possiamo che ringraziare gli ultimi governatori della Campania, che non hanno mai difeso gli interessi della nostra terra, anzi li hanno svenduti. A cominciare da Stefano Caldoro, che fece spostare la sede legale di Alenia da Pomigliano a Varese per favorire gli interessi della Lega Nord, della quale oggi è diventato il “cavallo di Troia” per consentire a Salvini di mettere piede in Consiglio regionale.
Fino a Vincenzo De Luca, che non si è mai battuto in Conferenza Stato-Regioni per provare a modificare i criteri di riparto del fondo sanitario nazionale che penalizzano la Campania e avvantaggiano le regioni anziane, nonostante i numeri ci dicano che da noi è più alto il numero dei bambini che si ammalano di tumore. La guerra termonucleare il governatore uscente l’ha fatta solo nelle dirette facebook, la verità è che ha barattato questa battaglia sacrosanta in cambio dell’ok della Conferenza alla sua uscita dal commissariamento della sanità”. E’ quanto dichiara la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania, Valeria Ciarambino.
“Nelle settimane scorse ho scritto al presidente del Consiglio Conte – ha ricordato Ciarambino – per chiedere di far arrivare al Sud e in Campania gran parte dei fondi del Recovery fund, e di modificare una volta per tutte il criterio della spesa storica per assegnare i fondi, che ci ha da sempre svantaggiato. Non è possibile che riceviamo meno soldi soltanto perché qui per esempio ci sono meno asili nido pubblici, dovremmo invece riceverne di più proprio per colmare il divario esistente. Il criterio della spesa storica va superato e l’erogazione dei fondi pubblici deve essere legata al bisogno effettivo e alla necessità di garantire servizi, anche creandoli dal nulla dove mancano del tutto come in Campania. Sarò la paladina degli interessi della mia terra, e mi batterò in ogni sede perchè finalmente la Campania abbia ciò che le spetta, questa sarà per me la madre di tutte le battaglie. Ho le mani libere e il coraggio necessario e chiederò al governo nazionale di mettere fine una volta per tutte a queste odiose diseguaglianze: senza il Sud e senza la Campania l’Italia non riparte”.
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