Politica

Campania, Concorsone. Patriarca (FI): “Riduzione prove grazie a ministro Brunetta”

Il capogruppo regionale: massimo sostegno a idonei non ammessi a tirocinio

Napoli, 6 Maggio – «Lo abbiamo detto da tempo che il cosiddetto “concorsone” bandito dalla Regione Campania era un corso-concorso e non comportava una assunzione immediata. Nel bando originario era previsto che le prove da espletare al termine del periodo di tirocinio fossero due, e soltanto grazie al Decreto semplificazione del ministro Renato Brunetta le prove  sono passate da due a una venendo, di fatto, incontro alle legittime aspirazioni degli idonei senza però infrangere le norme».

Lo ha dichiarato Annarita Patriarca, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. «I candidati si sono trovati ad affrontare – ha aggiunto l’esponente del partito di Silvio Berlusconi –  un corso-concorso che non prevede la consequenziale immediata assunzione al termine del tirocinio, prevista invece dopo un iter della durata di un anno, “preparatorio” alle prove successive da sostenere».

«In virtù della proficua collaborazione assicurata dal Governo, a cominciare proprio dal ministro Brunetta, e da una interlocuzione avvenuta tra Governo e Regione si è nei giorni scorsi addivenuti alla decisione di puntare sull’esame scritto per il completamento dell’iter concorsuale. Di fronte alle legittime aspirazioni di chi ha partecipato al concorso abbiamo un dovere di verità. A loro ribadiamo il massimo sostegno e la disponibilità più ampia, per quel che potrà essere il nostro ambito di competenza, per un confronto che sia orientato alla ricerca della soluzione migliore da mettere in campo a garanzia del principio di legalità e a salvaguardia delle aspettative dei candidati che vogliono, finalmente, entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro.

Continueremo a dialogare con il Ministero per la Semplificazione  – ribadiamo ancora una volta – grazie al cui intervento, si è ottenuto lo snellimento del concorso regionale e la concreta possibilità per gli idonei di poter sostenere solo una prova invece delle due originariamente previste. Come continueremo a sollevare la questione degli idonei non ammessi a tirocinio per il quali in questi mesi, pur di fronte ai rilievi sollevati da più parti politiche, nulla è stato fatto», ha concluso Annarita Patriarca.

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