Gesualdo, 5 Settembre – A Gesualdo la V edizione del Concorso Nazionale di Poesia e Racconti ideato e curato da Francesco Aufiero, intitolato a Carlo Gesualdo il “Principe dei Musici”, ha visto tra i finalisti le Prof.sse Michela Buonagura e Adelina Mauro e premiate con menzione d’onore.
“Ogni qualvolta torno a Gesualdo scopro nuove bellezze di questo borgo ameno. L’ho esplorato grazie al Concorso, di cui vi ho partecipato dalla seconda edizione. La Mauro visibilmente emozionata ha aggiunto: esserci, finalista per la cerimonia di premiazione è sempre un privilegio, di cui mi pregio ogni volta con menzione d’onore, ma non dimentico l’incredulità e l’emozione che ho ottenuto anche alla terza edizione per il podio, con il primo posto. Rivedersi con poeti e scrittori, fare nuove conoscenze condividendo la stessa passione per la scrittura è un arricchimento ed una festa di cultura.
Il mio racconto “Le mie notti bianche” ha suscitato coinvolgimento per la storia raccontata con delicatezza e i complimenti della professoressa e scrittrice Rosa Mannetta, nonché componente di giuria che ha voluto esprimermeli di persona, per l’argomento delicato e complesso sull’omosessualità e sempre attuale, mi hanno dato carica a non smettere di scrivere e mi hanno resa felice. Ma i miei complimenti vanno a tutti i partecipanti premiati, che con la scrittura diamo voce alla storia del mondo, della società.”
“A questo concorso ho partecipato tre volte, ci confida la Prof.ssa Buonagura, ricevendo sempre un riconoscimento. Quest’anno ho presentato la poesia “Tramonto”, una lirica che invita a godere della vita anche quando volge al tramonto, perché tutti gli anni hanno una loro bellezza se noi gli diamo valore. La terza età ha il fascino del non-tempo, vissuto senza le corse dettate dagli orologi che ci chiamano ai doveri lavorativi e ai ritmi scanditi dagli impegni. Ogni giorno può offrirci le sue bellezze, se sappiamo rinascere ogni giorno, come concludo nei miei versi, “Domani è un giorno nuovo, il sol rinasce”. Ho ricevuto una Menzione d’onore. Al di là del premio che fa sempre piacere, la partecipazione a un concorso è occasione di visitare nuovi luoghi, possibilità di confronto, di stringere nuove amicizie con persone che coltivano gli stessi tuoi interessi. Si ritorna più ricchi, credo che questo sia l’aspetto più rilevante.”
Per giungere al luogo della premiazione, “Il Palazzo Pisapia”, ai piedi del castello medievale dalla caratteristica forma circolare a cerchi concentrici nel centro storico del paese, si attraversano stradine, vicoli e passaggi, i porticati di ingresso all’antico abitato ed i vari passaggi che danno accesso a sentieri costellati di terrazze che si aprono sulla sottostante ampia valle del Fredane.
Il Palazzo Pisapia di Gesualdo è uno dei cinque palazzi voluti dal principe Carlo Gesualdo per le famiglie al suo seguito. Fu edificato nella prima metà del XVII secolo come palazzo signorile, per ospitare l’omonima famiglia. La facciata si presenta con un portone d’ingresso ad arco a tutto sesto, sormontato da un elegante balconcino sagomato. Il corridoio centrale del primo piano porta ad un grazioso giardino pensile all’italiana, di forma quadrangolare, disposto a terrazzo lungo il pendio della collina ed in asse con il cortile del castello.
I premiati sul podio per la sezione racconti sono:
Terzo classificato Giuseppe Bianco con il racconto “Stranamore”;
Secondo classificato Riccio Giuseppe con il racconto “Il teatro dell’arcobaleno”;
Primo classificato Antonio Covino con il racconto “Leila”.
I vincitori per la sezione poesia sono:
Terzo classificato Cesare Cuscianna con la poesia “Cantata del vagabondo”;
Secondo classificato Renata Rodio con la poesia “Non era colpa mia”;
Primo classificato Maurizio Dell’ Oriente con la poesia “Primo presente”.
Quest’anno l’evento si è arricchito della pubblicazione di un’antologia che raccoglie le poesie e i racconti dei finalisti del Concorso edito da L’Arca di Noè.
Tantissimi gli elaborati giunti ed esaminati dalla giuria composta da: il Preside e scrittore Alfonso Cuoppolo , il Preside e scrittore Francesco Carmine Caloia, l’ingegnere e scrittore Michele Zarrella, la professoressa e scrittrice Rosa Mannetta, il dottore e poeta Tancredi Di Cecilia.
La cerimonia di premiazione è stata allietata dagli interventi musicali del dottore e poeta Tancredi Di Cecilia e moderata dalla presentatrice Vincenzina Ricciardi.
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“Sono appassionata di ogni forma d’arte. Dal 2017 mi dedico alla scrittura. Ho scoperto che scrivere racconti mi diverte molto, fino al punto di pubblicare il primo dal titolo ‘ Santa Lucia era lì’. Ritengo che l’arte sia espressione dell’essere umano, e che i colpi di scena rendano la vita più frizzante”.