Altavilla Milicia, 13 Febbraio – Saranno le autopsie a ricostruire la dinamica. Ciò che emerge è l’ossessione per Satana. In preda a deliri mistici Giovanni Barreca, e da appurare il ruolo dei suoi “amici”, Sabrina Fina e Massimo Carandente, avrebbe compiuto la strage. Tra le prime indiscrezioni i tre avrebbero detto agli investigatori: “Abbiamo fatto solo del bene”, parole già smentite dall’avvocato della coppia Fina-Carandente che nega perfino che siano stati interrogati e aggiunge: “Sono confusi e si professano innocenti”.
Nella casa dell’orrore di Altavilla Milicia, a Palermo, sono stati trovati cadavere Antonella Salamone, di 42 anni, moglie di Barreca, e i figli Emanuel e Kevin di 5 e 15 anni. L’uomo, per motivi ancora da chiarire, avrebbe risparmiato la terza figlia 17enne, trovata nella casa dell’orrore illesa e sotto choc.
Dalle prime ricostruzioni emerge che sarebbe stato Barreca a contattare la coppia conosciuta durante degli incontri di preghiera in una chiesa evangelica, poi frequentata in privato, e a chiedere di essere aiutato a liberarsi dalla presenza di Satana che si era impossessato della moglie e dei due ragazzi. Fina e Carandente, che nei loro profili social postano esclusivamente contenuti a sfondo religioso, avrebbero accettato. “Mia sorella mi ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti” racconta Calogero Salamone, fratello di Antonella.
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