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Agrimonda: inquinanti tossici e record di morti nel Nolano. L’Isde Medici per l’Ambiente si affida alle pagine del giornale per dire quello che non hanno consentito di dire in Regione Campania al medico Antonio Marfella

Napoli, 8 Febbraio – AGRIMONDA bonifica subito. Perchè è così importante non sprecare l’occasione della bonifica definitiva? A spiegare le ragioni è il medico per l’ Ambiente, Antonio Marfella, a cui in audizione in Regione Campania non è stata data l’ opportunità di dire le cose fino in fondo. Marfella in qualità di Presidente Isde della Sezione di Napoli rappresenta quanto segue: Il sito inquinato Agrimonda rappresenta un “unicum” tra i siti inquinati all’interno della Regione Campania: al contrario di tutti gli altri, dove praticamente mai si è certi degli inquinanti tossici presenti senza complicatissime indagini, nel sito in oggetto, conseguente ad un rogo avvenuto nell’agosto del 1995 , sono perfettamente noti i tossici presenti e combusti, sia nelle quantità che nelle proprie caratteristiche tossicologiche.

Incalza Marfella: “Dopo una terrificante paralisi ultradecennale finanche nella semplice rimozione dei tossici combusti lasciati in loco a percolare a partire dall’agosto del 1995 , si è giunti sia pure con estrema lentezza dapprima alla rimozione dei rifiuti combusti ed oggi alla predisposizione di un progetto operativo con fondi pnrr per siti orfani per la definitiva bonifica e messa in sicurezza del sito”. E’ un fiume in piena Marfella : “Intervenire nel 2023 su un sito di tossici combusti nel 1995 significa dovere accettare, e purtroppo le analisi sia ARPAC che Città Metropolitana anno 2021 lo hanno confermato, che una notevole quota dei tossici all’epoca presenti e combusti abbia percolato nel terreno e si sia distribuita nel territorio circostante seguendo i flussi almeno della falda superficiale come confermato dalla analisi eseguite nel 2021, lasciando quindi dedurre che tale situazione si estenda ben l oltre i limiti geografici del sito andando a danneggiare la salute pubblica attraverso il flusso della falda superficiale”.

Ad avvalorare queste considerazioni ci sono i dati epidemiologici ormai noti della zona (Atlante di mortalità Regione Campania 2006 – 2014, febbraio 2020 ) che certificano che i Comuni di Marigliano e Mariglianella tra i peggiori Comuni per mortalità per tutte le cause tra tutti i comuni della intera regione Campania, obbligando quindi a meglio inquadrare la situazione ambientale che vede il territorio nolano registrare da decenni i dati peggiori in termini di polveri sottili tra tutti i comuni di Italia. Marfella snocciola i dati di cui nessuno parla: “Il dato ulteriore, confermato nel gennaio 2023 che la Provincia di Napoli ed in particolare la zona del nolano registrano i peggiori dati di mortalità evitabile di Italia impongono il massimo possibile di impegno di tutti per cercare di comprendere al meglio le cause patogenetiche di questa situazione di gravissimo danno alla salute pubblica in corso ormai da troppi anni.

Se la situazione di sforamenti in polveri sottili è chiara e sono in via di definizione cause e provvedimenti a tutela, ancora troppo poco sappiamo quanto l’inquinamento di falda possa incidere nel danno complessivo alla salute pubblica. Per il sito orfano Agrimonda, avendo noi a disposizione con certezza i tipi di tossici presenti, che si sono diffusi secondo flussi di falda, le cui vie pure sono note, oltre ai dati di mortalità anche per particelle censuarie comunali da parte della asl 3, sarebbe sufficiente quindi interfacciare i dati già esistenti di incidenza e mortalità per zone censuarie in relazione ai flussi di falda per avere una idea più chiara ed essenziale della più importante via di penetrazione di inquinanti nelle matrici umane (aria o acqua? o entrambe? ) in grado di spiegarci al meglio il dato ormai acquisito che vede questi Comuni del nolano registrare i peggiori dati di mortalità comunale in regione Campania, senza neanche bisogno di particolari indagini di biomonitoraggio tossicologico (pur possibili all’interno del progetto e dei fondi SPES) semplicemente andando a parametrare geolocalizzando i dati epidemiologici già noti per gli inquinanti presenti e riscontrati anche in falda seguendo appunto le linee di diffusione della falda acquifera contaminata “.

Esistono fondi già operativi a tale scopo (progetto SPES in corso) a cui possono aggiungersi i fondi oggi recuperati con il pnrr per rispondere a queste ineludibili domande: è più importante l’inquinamento dell’aria o ha una parte determinante anche l’inquinamento delle falde per raggiungere i record italiani di mortalità evitabile ancora nel gennaio 2023 per la Provincia di Napoli e il nolano in particolare? Agrimonda è un caso unico in regione Campania: non sprechiamolo ancora dopo avere perso decenni senza fare nulla. Il DIRETTIVO ISDE MEDICI AMBIENTE REGIONE CAMPANIA Dr A.Marfella, Dr G. Esposito, Dr L. Costanzo, Dr P. Ruffolo, Dr G. Rivezzi non le mandano a dire e si rivolgono alle istituzioni con la verità nuda e cruda.

Anita Capasso

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