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Vallo di Lauro, Caso Istituto Agrario. Rubinaccio:”Spezzatino scolastico diviso in due comuni. E’ il fallimento delle istituzioni e della Regione”

Vallo di Lauro, 10 Gennaio – Il caso dell’Istituto Agrario assume sempre più contorni imprevedibili. La piega negativa parte dalla notizia che il presidente Biancardi non è riuscito a trovare una soluzione condivisa con tutti i sindaci del Vallo di Lauro.
A quanto sembra, solo quattro su sei condividono la proposta di istituire il biennio a Domicella e il triennio a Pago di Lauro, affidando la scuola all’Isis “Nobile-Amundsen” di Lauro. Una proposta che consentirebbe di avere il tempo necessario per ripristinare la villa bunker dei Cava confiscata e destinata a ospitare la scuola secondo un protocollo d’Intesa firmato con la Regione
“La vittoria degli ignavi. Abbiamo deciso per non decidere. Una proposta misera e soluzioni da mercatino del torrone”. Peppe Rubinaccio, responsabile del comitato civico del Vallo di Lauro, tuona contro la Regione Campania, incapace di dare risposte omogenee e di aver tradito e lasciato i territori del basso avellinese sempre più abbandonati a se stessi.

Non risparmia, poi, attacchi anche ai sindaci del territorio. “Soluzioni scollegate e fuori luogo quella proposta del sindaco di Lauro. Si tratta di uno spezzatino scolastico diviso in due comuni, nemmeno a Kabul sono capaci di tanto. Soluzione davvero inopportuna, in questa storia c’ è il fallimento delle istituzioni e della Regione e a pagare ancora una volta sono i nostri territori.

L’assessore all’Istruzione della Regione Campania Lucia Fortini – puntualizza Rubinaccio –  ha agito come da miglior manuale degli scritti biblici, eguagliando Ponzio Pilato. Prima partecipa alle riunioni in Prefettura dando il suo consenso a collegare la sede dell’Agrario in uno dei beni confiscati e poi se ne lava le mani, scaricando la responsabilità agli enti sovracomunali. Un classico che ormai siamo abituati a vedere.

Se vuoi dare la caccia al lupo – sottolinea –  non vai a tiragli la coda mentre dorme! Il vero motivo è che stiamo vivendo una fase dove le politiche fallimentari di questi ultimi cinque anni di mal Governo regionale sta portando nelle nostre amate comunità un monopolio di interessi personali del PD locale che sta creando un’ Opa da cavallo di troia. Mi auguro – conclude Rubinaccio –  che i cittadini comprendano dove ci stanno conducendo certe politiche da mercenari perché la vera rivoluzione, il vero cambiamento lo si fa con il foglio e la matita in mano mandando a casa queste politiche nefaste”.

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