Politica

UN’ALTRA GUERRA?

Napoli, 4 Aprile – Altra giornata d’isolamento fiduciario trascorsa a sfogliare pesanti volumi giuridici, testi normativi ed arresti giurisprudenziali, con l’intento di sciogliere i molteplici dubbi che, nel quotidiano, affollano la mia mente.

Scrutando l’orologio del mio scrittoio, m’avvedo che le tredici son già scoccate da un po’: quando si è concentrati nello svolgimento di una determinata attività…..si finisce col disinteressarsi finanche della pausa-pranzo e della tanto agognata – nonché confortevole – siesta pomeridiana.

Atteso che il pasto non è ancora in tavola, colgo l’occasione per scartabellare qualche appunto preso nelle precedenti serate, durante i miei dopocena: in periodi cupi come quello attuale è pressoché difficile prender sonno in modo rapido, dunque, una volta terminato il convito serale, mi accomodo nuovamente alla mia postazione per esaminare approfonditamente certe tematiche attinenti alla vita sociale.

Quest’oggi, egregi Lettori, vorrei esaminare un episodio suscettibile di segnare, in peius, una svolta epocale nell’attuale contesto storico Europeo: molti di Voi sono sicuramente informati riguardo al conferimento, da parte dell’assemblea legislativa Ungherese, dei “pieni poteri” al Primo Ministro, Viktor Orbán, allo scopo di gestire più agevolmente l’emergenza sanitaria in atto.

I parlamentari Magiari, tuttavia, hanno completamente sottovalutato le possibili conseguenze catastrofiche cui una decisione siffatta potrebbe dar luogo: la storia, infatti, ci insegna che la concentrazione del potere nelle mani di un unico soggetto si rivela sovente latrice di sanguinosissimi conflitti armati.

Non va dimenticato che, nel lontano 1933, il Bundestag approvò una legge – l’Ermächtigungsgesetz – che, col pretesto di ovviare alla crisi sofferta dal popolo, rese plenipotenziario l’allora Cancelliere del Reich, Adolf Hitler: quest’ultimo, non godendo (ancora) della maggioranza in parlamento, impedì con la forza ai suoi avversari di prender parte alla seduta, minacciandoli fisicamente o addirittura facendoli arrestare. Ebbe così inizio la dittatura nazista.

Quel che accadde sei anni dopo è ormai ben noto a tutti, per cui ometto di narrarlo nei dettagli.

Va rammentato, però, che qualora le ambizioni, folli e sovversive, di un singolo siano appoggiate dai di lui concittadini, il tramonto della democrazia e della pace diviene una realtà tangibile.

Diversamente da allora, cari Lettori, oggigiorno abbiamo un’arma a doppio taglio, capace di far pentire amaramente i soggetti assetati di potere: alludo a quell’Unione Europea da cui molti Italiani – in particolar modo nelle Regioni del Mezzogiorno -, gabbati da certe promesse da parte dei loro nuovi beniamini, invocano l’uscita, obliando in toto i propositi per cui essa fu istituita.

Considerata la notevole gravità della decisione assunta dal consesso legislativo Ungherese, auspico che le Istituzioni comunitarie sanzionino a dovere i responsabili di quest’azione antidemocratica; se questo non accadesse, cari Lettori, si rischia lo scoppio di un terzo conflitto mondiale.

Vogliamo questo? Io decisamente no!

Adriano Spagnuolo Vigorita

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