Economia - Finanza

Taglio cuneo fiscale, Consulenti Lavoro: “Oltre 9 miliardi aumento potere d’acquisto dipendenti italiani”

Susini: “Governo inizi a ragionare anche su come abbassare costo del lavoro della aziende”

Firenze, 11 Maggio – Con l’ulteriore abbattimento dell’aliquota contributiva previdenziale a carico dei lavoratori dipendenti di 4 punti percentuali, che si vanno ad aggiungere ai 2 già in vigore da gennaio, si stima un aumento del potere di acquisto in Italia per oltre 9,1 miliardi di euro in sei mesi. Lo stima Susini Group S.t.P., studio fiorentino leader nella consulenza del lavoro.
Il D.L. n. 48/2023, cosiddetto Decreto Lavoro, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 5 maggio 2023 ed è entrato in vigore nello stesso giorno.
Sandro Susini

Il provvedimento ha introdotto varie misure fra le quali quella dell’abbattimento del “Cuneo Fiscale”. La nuova normativa ha incrementato di 4 punti percentuali, l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023, innalzando l’esenzione dal 2 al 6% e fino al 7% se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro ovvero 25.000,00 euro annui.

“L’abbattimento dell’aliquota contributiva previdenziale a carico del lavoratore dipendente comporterà inevitabilmente un aumento della retribuzione netta mensile, e quindi annuale – specifica Sandro Susini, consulente del lavoro e fondatore di Susini Group S.t.P. – Occorre tenere conto, però, che l’incremento retributivo non sarà sicuramente pari alla percentuale di riduzione poiché su tale importo dovranno essere conteggiate le imposte Irpef”.
Comunque, il lavoratore dipendente con un reddito annuo inferiore a 35.000,00 euro, si ritroverà a ricevere una busta paga di competenza di luglio 2023 con una retribuzione netta più pesante. Si stima che un lavoratore con 25.000,00 euro l’anno di retribuzione lorda guadagnerà in sei mesi 551,00 euro nette, mentre chi percepisce un compenso di 35.000,00 euro l’anno godrà di un incremento netto di euro 562,50.
“Il prossimo passo da parte del Governo dovrà essere quello di cercare di rendere strutturale l’abbattimento del “Cuneo Fiscale” e iniziare a ragionare su come abbassare, anche, il costo del lavoro delle aziende, che nessun beneficio hanno ottenuto da questa nuova norma”, conclude Sandro Susini.
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