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Somma Vesuviana, vertenza DEMA: il sindaco Di Sarno scrive a Prefetto e al Presidente della Regione Campania

Salvatore Di Sarno (sindaco di Somma Vesuviana): “Sono al fianco dei lavoratori. Il ridimensionamento aziendale rappresenterebbe un grave colpo per l’economia locale. Inoltre, la Dema svolge un ruolo fondamentale nella comunità, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico della zona”.

Somma Vesuviana, 31 Gennaio – “Ho scritto sia al Prefetto e sia al Presidente della Regione Campania, in merito alla vertenza DEMA”. Lo ha annunciato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, dove ha sede un importante stabilimento DEMA.

Ecco il testo della lettera:

“Mi rivolgo a Voi in qualità di primo cittadino di Somma Vesuviana, preoccupato per la decisione di ridimensionare i poli produttivi in provincia di Napoli della Dema S.p.a. La Dema rappresenta sia un polo attrattivo nel comparto aerospaziale, che un’importante fonte di lavoro per molti nostri concittadini – ha scritto il sindaco Di Sarno nella lettera – e, il conseguente ridimensionamento aziendale rappresenterebbe un grave colpo per l’economia locale. Inoltre, la Dema svolge un ruolo fondamentale nella comunità, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico della zona. La mia carica politica imprescindibile dal ruolo di pater familias di questa cittadina, più volte mi ha visto spettatore degli “sfoghi” dei lavoratori in preda alla paura per il loro futuro.

Per queste ragioni, Vi chiedo di intervenire con urgenza al fine di salvaguardare il futuro economico, produttivo e sociale del nostro territorio e per evitare che la decisione di ridimensionare i poli produttivi in provincia di Napoli, abbia conseguenze negative sui lavoratori e sulla comunità. Non intendo sostituirmi alle istituzioni che rappresentate ma nello stesso tempo non posso non farmi portavoce delle tristezze e le angosce dei miei concittadini.

Ritengo sia necessario un intervento governativo, pertanto mi appello alla vostra lungimiranza e sensibilità istituzionale affinchè possiate intercedere presso il Governo Centrale circa l’apertura di un tavolo urgente con la presenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del ministero Lavoro e delle Politiche Sociali, perché venga esaminata la loro posizione e si trovino strade percorribili che possano allontanare lo spettro dei licenziamenti. “Il lavoro è unzione di dignità!”, nulla resti intentato!”.

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