Scisciano, 29 Settembre – In un recente commento sui social, Edoardo Serpico, ex sindaco di Scisciano, ha espresso una dura critica sull’attuale gestione amministrativa del comune, definendola inadeguata e pericolosamente inefficace. Il suo intervento segue il consiglio comunale del 19 settembre 2024, durante il quale la minoranza consiliare ha sollevato dubbi sulla capacità di alcuni membri dell’amministrazione cittadina di portare avanti i progetti promessi.
Serpico non ha risparmiato commenti taglienti, definendo i giudizi della minoranza “incontestabili e incontrovertibili”, e aggiungendo che le critiche dovrebbero estendersi a ulteriori settori della gestione comunale. La riflessione dell’ex sindaco si è focalizzata su questioni che, a suo avviso, sarebbero di maggiore impatto per la comunità locale, tra cui la costruzione dell’asilo nido, una delle opere pubbliche più discusse.
Una “cattedrale nel deserto”
Secondo Serpico, l’asilo nido rischia di diventare una “cattedrale nel deserto”, un progetto inutile che potrebbe gravare pesantemente sulle future generazioni. L’ex primo cittadino ha inoltre evidenziato le difficoltà gestionali legate all’opera e ha criticato l’incapacità di avviare una discussione seria sul rischio di dover restituire circa 800.000 euro alla Regione Campania per una mancata rendicontazione. Un importo che potrebbe avere conseguenze significative sulle finanze comunali e, a lungo termine, sul benessere della comunità.
Serpico ha definito “strano” che queste problematiche non siano state poste al centro del dibattito consiliare, sottolineando come alcuni fondi siano già stati persi e altri rischino di essere revocati, con la possibilità concreta di dover restituire almeno una parte della somma.
Critiche alla gestione dell’amministrazione
Nel suo commento, l’ex sindaco ha espresso profonda preoccupazione per lo stato attuale di Scisciano, accusando l’amministrazione di essere divisa da lotte interne e incapace di adempiere agli impegni presi durante la campagna elettorale. Serpico ha descritto un quadro desolante, paragonando la gestione comunale a quella di un condominio, caratterizzata da inefficienza e mancanza di visione.
Nonostante la sua severa critica, Serpico ha riconosciuto l’abilità dell’assessore ai lavori pubblici, che ha definito “scaltro” e “dotato di intelligenza politica“, apprezzandone la gestione dei rapporti istituzionali. Tuttavia, questo riconoscimento sembra essere un’eccezione in un contesto che, secondo lui, è dominato da amministratori irresponsabili che stanno portando Scisciano verso un “punto di non ritorno”.
Una città al bivio
Il commento di Edoardo Serpico non rappresenta solo una denuncia sulla gestione comunale, ma anche un grido d’allarme rivolto ai cittadini, invitandoli a riflettere sul futuro della città. La sua visione di Scisciano come una comunità sull’orlo del baratro è un monito per coloro che detengono il potere decisionale, affinché prendano provvedimenti concreti e affrontino le questioni più urgenti.
In un contesto politico sempre più complesso, le parole dell’ex sindaco pongono l’accento su una necessità: quella di una riflessione seria e approfondita sui reali bisogni del territorio, per evitare che Scisciano scivoli irreversibilmente verso una crisi amministrativa e sociale.
Le affermazioni di Edoardo Serpico rappresentano un severo atto d’accusa contro l’attuale governo cittadino e sollevano interrogativi che non possono essere ignorati. Solo il tempo dirà se l’amministrazione riuscirà a rispondere alle sfide poste o se Scisciano, come prospettato dall’ex sindaco, sarà destinata a un declino irreversibile.
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