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Scisciano, Donne e Politica. Intervista all’ex vice-sindaca Napolitano: ”Sindaco donna? La vera questione è una persona che non abbia un prezzo, ma un valore”

Scisciano, 2 Agosto – I recenti fatti amministrativi hanno prodotto una movimentata rotazione negli incarichi di giunta. La crisi sfiorata ha lasciato strascichi al punto che il Sindaco non ha potuto nominare una giunta rispettosa della norma secondo cui il nostro comune deve esprimere almeno due assessori di sesso femminile. Al momento la Giunta è ferma a tre assessori ed il Sindaco ha emanato un avviso pubblico per la ricerca di una assessora. Vedremo come si chiuderà questa vicenda.

Nel momento in cui la Professoressa Giovanna Napolitano si è dimessa dall’incarico istituzionale ricoperto per 5 anni le abbiamo chiesto di raccontarci sinteticamente la sua esperienza.

Lei ha retto, per diversi anni, dal giugno 2013 al giugno 2021 l’assessorato alle politiche sociali e alla cultura. Ci parli di due dei progetti messi in atto che maggiormente le hanno dato soddisfazione.

“Tra i tanti realizzati, scelgo quelli che hanno contribuito ad accrescere le mie competenze amministrative e la mia conoscenza della straordinaria realtà associativa del nostro territorio, fatta di giovani volontari che ogni giorno si adoperano per fare di Scisciano un paese migliore.

Il primo è quello denominato “Contrasto alla povertà”, ovvero la distribuzione mensile di un pacco alimentare di beni di prima necessità a ben 100 nuclei familiari del territorio che vivono in condizioni di disagio economico. Il progetto compirà tra poco otto anni ed ha potuto contare sulla preziosissima collaborazione di tantissimi volontari. Ne è nata nel gennaio del 2020 la rete Scisciano Solidale, che si è rivelata di vitale importanza per la gestione dell’emergenza socio-sanitaria durante il periodo di lockdown decretato per contrastare il contagio da COVID-19. Oggi il progetto è gestito dalla associazione Ya Basta – Restiamo Umani in sinergia con l’équipe di assistenti sociali in servizio presso il nostro Ente.

L’altro progetto a cui sono particolarmente legata è “Il Gusto del Teatro” Frutto del prezioso lavoro condotto con l’Ente Teatro Autonomo, il progetto nasce nel 2015 come evento collaterale del macro progetto del comune di Marigliano “Alla Corte del Gusto” fino a diventare nel 2019 progetto capofila di una rete di comuni con un finanziamento complessivo di 50.000 euro da parte della Regione Campania. Il progetto mette insieme due aspetti fondamentali della nostra storia culturale: la passione per il teatro e la riscoperta di antichi sapori. In occasione di ogni spettacolo teatrale, lo spettatore oltre ad apprezzare gli artisti locali e nazionali, che di volta in volta si sono esibiti, ha potuto degustare i prodotti tipici della nostra comunità quali la “p’zzetta ‘e vino cuotto” e “la noce”, già egregiamente valorizzate dall’associazione Culturale San Martino e dall’Associazione Arci Felix. La collaborazione, consolidatasi negli anni tra l’Assessorato e queste associazioni ha consentito alle stesse di avere importanti riconoscimenti da parte di enti sovracomunali, come nel caso della Regione Campania, che nel 2018 ha finanziato il progetto denominato “Sagra della noce” e della Camera di Commercio, che nel 2019 ha finanziato il progetto denominato “Sagra della p’zzetta  di vino cotto” con un importo di 25.000 euro ciascuno.

Non di poco conto infine è stato il finanziamento di 500.000 euro ottenuto per l’adeguamento del Teatro Comunale per un intervento che consentirà un aumento del numero dei posti a sedere di circa 50 unità ed un miglioramento del confort dello spettatore con impianti di climatizzazione dell’intera struttura”.

 

Può dirci quali i progetti, se ce ne sono stati, che le sarebbe piaciuto perseguire ma non le è stato possibile?

“Avrei voluto portare a termine il progetto di restauro e valorizzazione della Chiesa di San Giovanni Battista in piazza XX Settembre. In questi anni, in stretta sinergia con il funzionario responsabile architetto Capasso, ho promosso uno studio di fattibilità per la messa in sicurezza e il restyling completo dell’edificio, dialogando costantemente con i tecnici e i funzionari della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, con l’Ufficio beni culturali della Diocesi di Nola, e avviando una proficua ricerca presso l’Archivio di Stato di Napoli e l’Archivio diocesano di Nola per acquisire quante più informazioni possibili su un bene che può costituire un patrimonio materiale di interesse storico-artistico per la nostra città, ma anche una grande risorsa immateriale per l’elaborazione di valori di identità collettiva. Abbiamo recuperato un’enorme quantità di dati inediti e sconosciuti, che fanno ipotizzare l’esistenza di strutture più antiche, sottostanti l’attuale chiesa, con opere pittoriche di grande pregio, che attendono di essere riportate alla luce e aperte alla fruizione di tutti i cittadini. Abbiamo acquisito già il parere favorevole della Soprintendenza per eseguire il restauro di un affresco del XVI secolo, raffigurante la Madonna con le anime del purgatorio, che rischia di andare perduto se non si interviene tempestivamente. Abbiamo, altresì, acquisito un progetto di restauro e rifunzionalizzazione  dell’intero edificio a firma dell’architetto Maurizio Barbato, specializzato in recupero di monumenti storici. Da Sciscianese spero tanto che il nuovo esecutivo voglia portare avanti questi progetti per restituire alla collettività un vero e proprio tesoro.

Cosa pensa della parità di genere e del fatto che ancora oggi le donne devono lottare per perseguirla?

“La mia esperienza come assessora mi ha permesso di toccare con mano le difficoltà che ancora oggi una donna deve affrontare per far sentire la propria voce in un contesto democratico ed istituzionale, dove l’uguaglianza ed il rispetto della persona dovrebbero essere la regola, senza diventare, per il solo fatto di essere donna, bersaglio e vittima di pregiudizi e malevoli dicerie. Nell’adempimento del mio mandato amministrativo ho portato avanti questa battaglia, cercando di sensibilizzare la comunità, ma anche il mondo della scuola sull’importante tematica della parità di genere. Tante le iniziative promosse: le varie edizioni di “La forza delle donne” Ritratto di donna”, “Muse”, “Nemmeno con un fiore” in cui ho sempre cercato di contrapporre alla violenza, alla prevaricazione, la bellezza e la forza creatrice delle arti attraverso le voci delle giovani donne professioniste del territorio.

Lei è stata molto impegnata nel dare una sistemazione onorevole alla Biblioteca Comunale. Ora pare che i libri siano stati spostati altrove. Può spiegarci i motivi e dirci quale sarà la nuova sistemazione per il buon patrimonio librario accumulato e cosa ne sarà del cosiddetto fondo Caliendo?

“La riapertura al pubblico della biblioteca comunale nel dicembre del 2014 è stato uno dei primi obiettivi raggiunti in qualità di assessora alla cultura. Da allora, grazie soprattutto alla spinta propositiva del gruppo “Gli Amici del Libro” e di quelli de “Il club dei giovani lettori di Miss C”, numerose sono state le iniziative per cercare di far vivere quel luogo e soprattutto diffondere la cultura del libro: “Lo scambio-libri”, “Il colore delle emozioni”, “Vivere a colori”, “Gli incontri del giovedì”; e tante altre volte alla diffusione della lettura sono state fondamentali per ottenere nell’estate 2020 la qualifica di “Scisciano Città che legge” da parte del Ministero della Cultura. Successivamente sono state deliberate l’istituzione del Patto locale per la lettura con la scuola e tutte le realtà associative del territorio, la partecipazione a due bandi promossi dal Cepell, uno per la catalogazione di tutti i volumi e l’altro per iniziative culturali connesse al progetto “Bibliobike” che mi auguro possano essere finanziati. Il nuovo esecutivo ha di recente deliberato la realizzazione di nuove aule presso il plesso scolastico Padre Matteo Rossi, visto il procrastinarsi dei lavori di ammodernamento del plesso Omodeo. Da qui la scelta di utilizzare i locali della biblioteca comunale, che ha costretto a depositare tutti i libri, compreso il fondo Gaspare Caliendo, a cui è dedicata la Biblioteca Comunale, nella Chiesa di San Giovanni Battista. Comprendo la necessità di recuperare nuovi spazi per lo svolgimento dell’attività scolastica, ma nutro grandi preoccupazioni per la corretta conservazione del patrimonio librario raccolto in questi anni, vista la scelta del nuovo esecutivo di depositarli nella Chiesa di San Giovanni Battista, ben nota a tutti per gravi problemi di umidità”.

Ora che ha dismesso, anche in modo piuttosto rumoroso, il ruolo fin qui ricoperto può dirci quale sarà il suo futuro ruolo politico e nel sociale?

“Sono e rimango una consigliera comunale nel rispetto della fiducia in me riposta dai tanti cittadini, che nell’ultima tornata elettorale mi hanno eletta manifestando ampio consenso e apprezzamento per il lavoro da me svolto nel mio primo mandato amministrativo. Per quanto riguarda il futuro: «domani è un altro giorno, si vedrà!».

Continuerò, indipendentemente dal ruolo politico, ad occuparmi del sociale, cercando di dar voce agli anziani dimenticati ed emarginati, ai diversamente abili, ai bambini, alle associazioni che operano nel territorio, che in me troveranno sempre massima disponibilità e collaborazione per continuare insieme a costruire un percorso di crescita socio-culturale per la nostra comunità”.

 

Pensa che Scisciano possa, nel breve periodo, aspirare ad avere un sindaco di genere femminile senza che questo, come per i ruoli assessoriali, sia imposto dalla legge?

“Più che un pensiero la mia è una speranza, quella che, maschio o femmina che sia, Scisciano possa sempre contare su un sindaco/una sindaca che abbia a cuore il bene dei cittadini e del territorio, che sappia ascoltare le esigenze di tutti e sia libero/a da condizionamenti e da ricatti, che sappia tenersi sempre estraneo/a ai giochi di potere che troppo spesso indirizzano le scelte politiche e che creano una distanza sempre più grande tra i cittadini e il Palazzo. La vera questione non è avere un uomo o una donna, bensì avere una persona che non abbia un prezzo, ma un valore”.

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