Salerno, 2 Settembre – Martedì 3 settembre 2024, alle ore 17.30, presso la Pinacoteca provinciale di Salerno verranno presentata l’opera in due volumi “Teatro e teatri a Salerno” di Francesco Tozza, D’Amato Editore. Conduce Luciana Libero. Saluti istituzionali di Giovanni Guzzo, vicepresidente della Provincia di Salerno e Alfonso Conte, presidente della Società Salernitana di Storia Patria. I volumi saranno presentati da Rino Mele e Pasquale De Cristofaro.
Frutto di una ricerca documentaria, lunga e appassionata, tesa sempre a “rendere significante” il documento, il lavoro analizza l’attività musicale, e teatrale in senso lato, di una città di provincia (intensa e per più ragioni tutt’altro che secondaria), facendo riferimento – per quest’ultima in particolare – non solo agli eventi rappresentativi tradizionalmente intesi, ma anche alle diverse pratiche di comportamento spettacolare che l’hanno caratterizzata, coerentemente ad un’idea di teatro comprensiva di “fatti estetici” ma anche “di altri, variamente culturali e morali”, secondo la felice intuizione del giovane Croce, purtroppo poi dallo stesso abbandonata. Si tratteggia, quindi, il trascorrere storico delle diverse forme di “teatralità diffusa”, marcatamente presenti all’alba dell’età moderna, poi solo vagamente conservatesi (i teatri prima del teatro), per giungere infine alla nascita dei luoghi scenici come luoghi deputati, esaminandone la variegata vita artistica fino alla non casuale scomparsa di molti di essi.
Di uno in particolare si narrano le complesse vicende: il Teatro Municipale G. Verdi; cogliendo peraltro – con la relativa Cronologia – relazioni, influenze, conflittualità, comunque interconnessioni con la vita culturale della città, almeno fino a quando ha mantenuto in essa un ruolo egemone. Tramontato il quale, la stessa Cronologia è divenuta analisi/riflessione su tempi e spazi complementari o alternativi di quella vita culturale, emblematicamente riportando il discorso a quel concetto di “teatralità diffusa” (certo di segno parzialmente diverso) che in precedenza l’aveva caratterizzata.
Francesco Tozza ha insegnato filosofia nei licei, collaborando contemporaneamente e per molti anni all’attività didattica e di ricerca presso la cattedra di storia del teatro (prof. A. Mango) dell’università di Salerno. Critico teatrale da alcuni decenni, ha scritto fra l’altro per quotidiani come «Il Mattino» e «La Città», per periodici come «Il Ponte» e «Lo stato delle cose», per riviste teatrali come «Prima fila», divenuta «In scena» in versione cartacea, poi online. Fra le sue pubblicazioni: l’edizione critica di uno dei primi trattati di recitazione dell’Ottocento italiano: G. Angelo Canova, Lettere sopra l’arte d’imitazione, dirette alla prima attrice Anna Fiorilli Pellandi, Pironti, Napoli 1991 (con un’ampia introduzione, storico-antropologica, sulle complesse problematiche poste dall’identità dell’attore); Dal Living al Teatrogruppo: l’età delle passioni forti, in AA.VV., La costruzione del nuovo: 1966-1976. Documenti. Immagini. Testimonianze, Salerno 2005; la postfazione al libro di Maddalena Lenti, Luca Ronconi. Un’idea di teatro. Conversazioni e testimonianze, Mimesis, Milano 2011.
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