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Salerno, Fondazione Angelo Vassallo: “No alla realizzazione della bretella Agropoli-Eboli”

Dario Vassallo, Presidente Fondazione Vassallo: “Saremo al fianco del sindaci contrari all’ennesimo mostro ecologico, sperpero di denaro pubblico. Contro l’urbanizzazione selvaggia si è battuto Angelo, perdendo la vita per difendere la sua terra. La memoria di Angelo e dei servitori della Stato come Angelo non può essere calpestata da interessi privatistici e da opere che diventano eterne incompiute”.

Salerno, 4 Febbraio – “Come Fondazione Angelo Vassallo siamo completamente contrari al progetto promosso dall’Anas di un collegamento stradale veloce tra l’autostrada A2 e la variante alla statale 18 ad Agropoli. L’aspetto che più ci lascia perplessi è la consapevolezza che l’opera che si intende realizzare si inserisce in un contesto naturalistico di elevato pregio.

La progettualità si presenta come una vera autostrada di 30 km, con 2 corsie per ordine di marcia, completamente sopraelevata, con quattro svincoli, viadotti e gallerie che sorvolerà le serre della piana, l’alveo del fiume Sele, il comprensorio di Persano, terreni alluvionali, per poi ‘atterrare’ in prossimità del Parco Archeologico di Paestum. Tutto questo per costruire un tracciato per il 70% duplicato rispetto a quello attuale, che costerà ai cittadini ben 1,5 miliardi di euro, più di 30 milioni di euro a chilometro”. A denunciarlo è il fratello del Sindaco Pescatore, Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Vassallo.

“Solo il pensare di realizzare con milioni di metri cubi di cemento questo mostro conferma ancora una volta che, questa classe politica, il Cilento se lo sta mangiando! Inoltre, se sono già disponibili milioni di euro, significa che una “certa politica” aveva fatto accordi prima delle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, e le pedine sono state collocate tutte al posto giusto. Accordi preventivi. Allora, in questo territorio, di ponga fine al teatrino per le primarie.

Sono già stati già dimenticati i processi per le strade fantasma? Dobbiamo assolutamente farci garanti di un sano rapporto tra urbanizzazione e aree naturali, in considerazione anche della vocazione rurale del territorio, con il rischio che si crei l’ennesima incompiuta. L’esperienza della Fondo Valle Calore docet. Si eviti l’ennesimo sperpero di denaro pubblico. Per questo – conclude Vassallo – come Fondazione siamo al fianco dei Sindaci contrari a questa opera sul territorio”.

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