Politica

Russia, Pedicini (Greens/Efa): “La beffa delle sanzioni. Noi in crisi mentre Putin regge e ci guadagna”

L’eurodeputato: “Mettiamo embargo sull’export, poi ricompriamo il petrolio russo dai nuovi clienti di Putin”

Napoli, 22 Agosto – “Conti alla mano, come da tempo andiamo denunciando, le tanto sbandierate sanzioni alla Russia, che avrebbero dovuto condurre a un’inevitabile fine del conflitto con l’Ucraina, rischiano ora di colpire tutti tranne la Russia. Che, anzi, con le contromisure messe in campo, ne potrebbe uscire fuori addirittura rafforzata. È quanto emerge da una dettagliata analisi pubblicata oggi sul Fatto Quotidiano”.

Così l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa Piernicola Pedicini. “Si voleva provocare una crisi economica tale da far collassare la Russia, determinandone l’inevitabile cambio politico e lo spodestamento del regime di Putin. E lo si voleva fare minando la fiducia nel rublo, dando il via a un’inarrestabile emorragia di capitali e provocando un’inevitabile iperinflazione. Ma era evidente, come abbiamo sottolineato più volte in questi mesi – sottolinea Pedicini – che l’effetto registrato sarebbe stato tutt’altro che quello della crisi auspicata da Biden e co. Stando a quanto scrive il Fatto, togliendo infatti dal mercato le materie prime esportate dalla Russia, i prezzi sono aumentati, compensando così il calo delle quantità.

L’embargo delle esportazioni ha provocato, come effetto, addirittura un aumento del settore: sono state create nuove rotte per servire nuovi clienti, che poi rivendono a noi i prodotti russi. È il caso del petrolio russo, che non solo non è mai venuto a mancare sul mercato quanto, piuttosto, è aumentato il costo di quello che noi oggi acquistiamo. La beffa arriva dal settore energetico, dove l’export nel 2022 farà registrare il 38% in più rispetto al 2021. Il sistema di pagamento del gas in rubli, ha addirittura portato la moneta russa a una stima addirittura superiore a quella che aveva prima del conflitto ucraino”.

“Nel frattempo – rileva l’europarlamentare Greens/Efa – il costo dell’energia, con un riverbero sui prezzi dei beni di prima necessità, ha messo in ginocchio le nostre famiglie e le nostre imprese. E mentre in Russia la disoccupazione resta ai livelli minimi, facendo registrare un ulteriore calo in aprile, il nostro preannunciato autunno caldo farà registrare la decrescita dei principali settori produttivi e decine di migliaia di nuovi inoccupati. Ma per tutto questo c’è tempo. Ora in Italia bisogna dare spazio esclusivo a un dibattito elettorale fermo all’anno zero delle faide perpetue e dei nomi da inanellare. E non si può certo sprecare tempo ed energie sul dramma che, di qui a poco, si abbatterà su milioni di nostri concittadini”.

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