Cultura

Roccarainola, “Il colore che illumina”: grandi consensi per la Mostra Collettiva di Arte Contemporanea

Roccarainola, 16 Ottobre – La mostra collettiva di Arte Contemporanea “Il colore che illumina”, curata dall’artista Lina D’Avanzo, tenutasi  venerdì scorso al Museo Civico  Luigi D’Avanzo di  Roccarainola, guidato dal presidente Carmine Centrella, con il patrocinio del comune di Roccarainola,  è stata  un successo.

L’artista Lina D’Avanzo ha voluto offrire all’appuntamento del vernissage la bellezza nel segno dell’arte, ponendo in luce artisti che sono stati scelti per la loro attività creativa, originale e policroma. Nella sala, gremita di visitatori, ha affermato “In ogni nostro evento cerchiamo l’originalità, così come la bellezza e il mio proposito per questa mostra è quello di presentarvi artisti che forgiano nuovi orizzonti utilizzando il loro talento.” La curatrice, che ha dato alla mostra il titolo ‘Il colore che illumina’, ha sottolineato “la luce interiore che scaturisce dalle emozioni dell’artista prende vita sulla tela attraverso il colore.  Per un artista il colore è luce, la luce attraverso la quale poter esprimersi”.  È poi passata alle riflessioni riguardo le opere esposte, presentando la singolarità di ciascun artista che si è raccontato con la luce dei colori su di una tela bianca: Nunzia Merone, Giuseppe La Gatta, Sonia Altieri e Anna Maria Vallario.

Nunzia Merone è un’artista autodidatta che ama sperimentare diverse tecniche creative, non solo la pittura su tela, fatta con l’ausilio di colori e pennelli. A mio parere, Nunzia può affidarsi al valore della propria ingenuità come forza trainante, dalla quale continuare a esplorare, sperimentare ed evolversi come artista. Le opere di Nunzia traggono ispirazione dal mondo che ci circonda, sono realizzate con tecnica mista vernice acrilica, colori ad olio e in alcuni casi resina. Il contatto con la pittura che applica sulla tela, con movimenti agili e spontanei nelle sue opere astratte o la pennellata sfumata ma precisa usata per i suoi ritratti a olio, hanno un unico obiettivo: connettersi con l’umanità e creare un senso di comunità con chi osserva. Il suo lavoro viene dal cuore per toccare altri cuori.”

Giuseppe La Gatta è un architetto – pittore che predilige esprimersi attraverso la pittura acrilica su grandi tele. Il suo stile, unico e fresco, utilizza riferimenti all’espressionismo astratto, dove spesso conta più l’esecuzione che il prodotto finale. I suoi quadri sono opere attraverso cui si esprime, per creare immagini che si concentrano sui sentimenti evocativi di una scena, piuttosto che sulla riproduzione accurata della realtà. In alcune delle opere l’artista aggiunge un livello materico alle immagini e questo impasto, strutturato sotto al colore, conferisce solidità e dimensione. Nelle tele di Giuseppe pennellate distinte accompagnate da colori audaci e motivi energici si uniscono per creare, opere d’arte astratte accattivanti e senza tempo. Nonostante manchi dell’elemento figurativo, tutto ciò rimane ben lontano dal non contenere richiami narrativi o emotivi, poiché nelle opere di Giuseppe lo spettatore trova sempre una chiave di interpretazione personale a cui far riferimento, I dipinti parlano del tempo, del colore e della luce, sono meditativi, moderni e contemporanei. La pittura può dare l’opportunità di osservare e imparare dalla vita, poiché nasce dal profondo desiderio, di comunicare e comprendere le cose che ci circondano e mostrarle attraverso il nostro punto di vista”. E le tele venivano osservate dagli astanti con visibile apprezzamento e stupore.  

Nelle opere di Sonia Altieri, la più giovane tra gli artisti che espongono in questa mostra- ha continuato la curatrice  D’Avanzo – “osserviamo la nascita dello stile di Sonia e le basi tecniche, che la spingeranno in futuro verso la sua evoluzione come artista.

Acrilici su tela i suoi quadri sono opere spontanee, basate sullo studio della luce e delle ombre, dei contrasti tra il nero e il colore, più che sulle minuterie dei dettagli. Le pennellate giocano con la trasparenza e il nero piatto che ti assorbe, quasi ti intrappola. Ma la luce del colore è sempre presente e lo è anche in queste opere, dove I soggetti sono diversi: nature morte, paesaggi luminosi, ritratti di denuncia sociale, notti stellate e notti di tempesta. In ognuno di essi, l’artista si concentra sull’idea e sulla composizione, per trasmettere l’atmosfera e creare uno sguardo nuovo sull’argomento rappresentato.” D’Avanzo  ha concluso la presentazione degli artisti con Anna Maria VallarioArtista che predilige l’arte figurativa. I suoi dipinti il più delle volte catturano gli elementi che tanti amanti dell’arte trovano attraenti. La bellezza della natura e di ciò che ci circonda, le scene della vita quotidiana, il mare e i pittoreschi paesaggi della costiera amalfitana con la luce straordinaria che li irradia. E sebbene le ambientazioni siano subito riconoscibili lo stile di Anna Maria si evolve seguendo ogni immagine, da letterale a più suggestivo, culmine che possiamo osservare nel dipinto del Colosseo riflesso. L’artista utilizza una tavolozza di colori brillanti, per trasmettere la dimensionalità e la tonalità del suo soggetto. Ed è la variante dei colori vivaci ad aggiungere profondità alle sue opere per esaltarne il messaggio emotivo. Il colore e il tratto delle sue pennellate lavorano insieme per formare immagini, definite nel tempo e nello spazio, in grado di trasmettere grande serenità, attraverso visioni piene di vita e luce.”

L’augurio della Curatrice della mostra e del museo, la cui collaborazione risale ad anni addietro, è quello che gli occhi, il cuore e l’anima, così come l’intelletto, siano stimolati ed emozionati.

Il Presidente del Consiglio Comunale di Roccarainola Giovanni Sirignano ha portato i saluti del sindaco Giuseppe Russo e dell’Amministrazione tutta, congratulandosi con gli artisti  e per la mostra  che dà luce all’anima.

Il presidente  del museo Carmine Centrella ha manifestato tutta la sua approvazione di ospitare  artisti e dipinti i quali hanno offerto un fondamentale valore culturale agli amanti del bello. Ha precisato che “la mostra resterà aperta fino al 21 ottobre, e durante tutta la settimana dopo le  17,00 su prenotazione ” e ha comunicato i prossimi appuntamenti del museo: a novembre la Mostra internazionale di Mail Art e a dicembre la Mostra del Maestro Santaniello e dei suoi allievi.  

La seconda serata di sabato14 “Il Colore che illumina” ha  ospitato Felice Antignani  per la presentazione del libro “Le pagelle dello scudetto” condotta brillantemente dalla giornalista  Annamaria Covone. Tutto l’evento si avvale dell’ ottima accoglienza degli studenti dell’Istituto IPSSEOA “Carmine Russo” di Cicciano.  

Felice Antignani ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e “Così Parlò Bellavista” è da sempre appassionato del Napoli e della sua città. Cultore di economia, costantemente impegnato nel sociale, l’autore dal 2016 combatte la sua battaglia contro una malattia ematologica che l’ha portato a due trapianti di midollo osseo. Ciò nonostante non ha mai perso la sua ironia, il suo coraggio, ma soprattutto la sua capacità di guardare il mondo a colori.  Felice Antignani, già autore dei libri “70 pillole azzurre”, “Pillole2Azzurro “ “ Al3 pillole color arcobaleno”, è alla sua quarta pubblicazione con “ Le Pagelle dello Scudetto”.

Anna Maria Vallario è una giornalista pubblicista e autrice di racconti di diverso genere, pubblicati in diverse antologie. Ama dipingere, ha partecipato a diversi concorsi di pittura. Con un innato talento, crea un suo stile, in continua evoluzione. L’artista è appassionata dalla pittura “en plein air”, impegnata nella ricerca perpetua di nuove valenze espressive, predilige l’acrilico, e spazia sperimentando nuove tecniche e materiali, come la porcellana fredda, il legno, creando degli originali lavori e rendendoli polimaterici. Utilizza tecniche miste. Anna Maria Vallario  ha esposto per gli eventi a Palma Campania, a Roccarainola , Avellino , Lauro,  Novara  Eboli, Tours in Francia, a Positano alla mostra del Festival Jazz Àndaluz di Priego De Còrdoba, in Spagna e alla mostra del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 presso lo Spazio Faber del Tempio Pausania a Sassari. Partecipa all’esposizione di opere di piccole dimensioni sul tema Ironia e Utopia presso la Galleria Visioni Altre di Venezia e la mostra sul tema La Guerra presso la Galleria Artheka 32 di Ostia Lido a Roma. Ha vinto diversi premi in concorsi pittorici. È in attesa di prossime pubblicazioni di altri racconti e di mostre pittoriche, perché l’arte non si ferma!

Sonia Altieri ha vent’anni abita a Camposano. Ha frequentato il liceo delle scienze umane G.Carducci a Casamarciano e si è diplomata nel 2022. Fin da piccola ha sempre coltivato la passione per il disegno. Grazie a dei video di YouTube ha scoperto una seconda passione, la pittura. Ha iniziato a dipingere piccoli quadri, poi piano piano si è espressa su tele molto più grandi ed ha capito che non era un semplice hobby, bensì  qualcosa da migliorare, fare crescere e mostrare. Ha iniziato a dipingere senza alcuna base artistica, non ha frequentato nemmeno corsi specializzati in tale settore. Dipinge semplicemente ciò che vede, non utilizza tecniche o schemi precisi, bensì termina il suo quadro quando all’occhio appare terminato.

Nunzia Merone artista e creativa autodidatta. L’ingresso e il percorso nel mondo dell‘arte è iniziato nel gennaio 2020, quando a causa della pandemia di Covid si iniziava a parlare di chiusura totale. Il marito in quel frangente decise di iniziare l’hobby della lavorazione del legno e lei  per scherzo disse  “perché non lo dipingiamo”. Ha iniziato con la Resina per poi scoprire il mondo dell’arte fluida anche su tela. Ama dare vita ai colori con le sue creazioni attraverso l’espressione delle sue emozioni. Questa sua passione dà voce al suo essere interiore.  Afferma:”La mia biografia sono i miei Quadri, Io parlo attraverso di loro”.

Giuseppe La Gatta, classe del ’69, architetto laureato presso la Federico II di Napoli, ma anche scultore, pittore, artista. Tra le varie tecniche predilige l’acrilico su tela; i primi tentativi di dipingere erano paesaggi, ritraeva colline verdi e fiumi sinuosi. Erano il suo modo di catturare la bellezza effimera del mondo esterno. Con il tempo ha iniziato a sentire il bisogno di esplorare territori artistici più audaci. L’arte astratta l’ha affascinato per la possibilità di esprimere emozioni attraverso forme, colori e movimenti. Ha iniziato a sperimentare con l’astratto, abbandonando gradualmente la rappresentazione della realtà. Questo cambiamento è stato liberatorio, gli ha permesso di esplorare il mondo interiore e di comunicare concetti più profondi attraverso la pittura. Durante la ricerca nell’arte astratta, ha scoperto e ammirato grandi pittori come Pollock e Kandinsky, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella sua mente. L’arte è molto di più di una semplice rappresentazione visiva, è un mezzo attraverso il quale può esprimere sé stesso, le sue emozioni e le idee. Ogni pennellata, ogni colore, ogni forma è un frammento del suo mondo interiore, un mezzo per comunicare con gli altri senza bisogno di parole. L’arte è anche connessione con il mondo esterno. Quando crea un’opera, non lo fa solo per sé stesso, ma anche per chiunque desideri contemplarla. Ogni quadro è un invito a esplorare il suo mondo e, allo stesso tempo, a riflettere sul proprio.

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