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Rapporto Istat, natalità: record negativo nel 2022

Napoli, 26 Ottobre – Ancora un record negativo per la natalità: nel 2022 le nascite scendono a 393mila, registrando un calo dell’1,7% sull’anno precedente. Lo rileva l’Istat nel rapporto sulla “Natalità e fecondità della popolazione residente – Anno 2022”. La denatalità prosegue anche nel 2023: secondo i primi dati provvisori a gennaio-giugno le nascite sono circa 3.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.    

Il numero medio di figli per donna scende a 1,24, evidenziando una lieve flessione sul 2021 (1,25); la stima provvisoria elaborata sui primi 6 mesi del 2023 evidenzia una fecondità pari a 1,22 figli per donna. Nel 2010 il numero medio di figli per donna aveva toccato il massimo relativo registrato nell’ultimo ventennio di 1,44. E’ di 1,18 il numero medio di figli delle donne di cittadinanza italiana (era 1,33 nel 2008).  E ancora: è di 31,6 l’età media alla nascita del primo figlio (stabile rispetto all’anno precedente), mentre è del 41,5% la percentuale di nascite fuori dal matrimonio, era 39,9% nel 2021.   

Il nome più scelto dai genitori a livello nazionale è Leonardo, che mantiene il primato conquistato nel 2018; al secondo posto risale Francesco che conquista due posizioni sul 2021. Stabile Tommaso che rimane al terzo posto, mentre Alessandro scende dal secondo al quinto. Situazione immutata tra i nomi femminili rispetto al 2021: stabili Sofia in prima posizione, Aurora in seconda, Giulia in terza e Ginevra in quarta. 

A livello regionale Leonardo è al primo posto in tutte le regioni del Centro-nord (a eccezione della Provincia autonoma di Bolzano/Bozen, dove primeggia il nome Leo, e dell’Umbria, dove prevale Tommaso). Leonardo è il nome preferito, come nel 2021, anche in diverse regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Sicilia e Sardegna.

Il nome Francesco si mantiene stabile al primo posto in quattro regioni del Mezzogiorno (Molise, Puglia, Basilicata e Calabria) mentre Antonio continua a primeggiare in Campania.  Per le bambine, il nome Sofia primeggia in tutte le regioni del Centro-nord (a eccezione della Provincia autonoma di Bolzano/Bozen, dove si conferma ancora Emma, e in Valle d’Aosta-Vallée d’Aoste, dove si afferma Alice) e in Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna. Giulia, stabile al terzo posto in classifica nazionale, mantiene la prima posizione in Campania, Puglia e Basilicata. Aurora, seconda in graduatoria nazionale, è sul gradino più alto del podio soltanto in Molise. 

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