Politica

Quirinale, i franchi tiratori fermano la Casellati

Roma, 28 Gennaio – Iniziata alle 17 la sesta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Si è concluso a ridosso della convocazione dell’aula un nuovo vertice tra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza. I giallorossi, come anche Italia Viva hanno deciso di votare scheda bianca: non ci sarebbe il tempo di raggiungere per tempo un accordo con la coalizione di centrodestra, anch’essa riunitasi prima del voto. Tornano le ipotesi di Draghi e Casini. In ogni caso, ai parlamentari di Forza Italia, Lega e Fdi è stata data indicazione di non ritirare la scheda e quindi anche il sesto scrutinio finirà con una fumata nera.

“Mattarella bis? Io vedo anche aria di Casini…”. Questa la risposta del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ai cronisti prima di lasciare il Transatlantico. Salvini potrebbe aprire? “Boh”.

Oltre 60 franchi tiratori, questa mattina, hanno affossato la candidatura della presidente della Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati: le preferenze raccolte sono state 382, altri 15 voti sono rimasti in casa Forza Italia (otto a Silvio Berlusconi, sette al coordinatore Antonio Tajani). Al magistrato Nino Di Matteo sono andati 38 voti, sette alla ministra della Giustizia Marta Cartabia, sei a Pierferdinando Casini, tre a Draghi, due alla direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Elisabetta Belloni. Le astensioni, riconducibili a Pd, Cinquestelle e Leu, sono state 406. I grandi elettori presenti sono stati 936 su 1009: 73 quindi gli assenti, in gran parte parlamentari di Italia Viva (sono 44), a cui si aggiungono otto esponenti di centrodestra.

Per tutto lo spoglio Casellati è rimasta seduta accanto al presidente della Camera Roberto Fico: il Pd ha contestato la decisione, definendo “del tutto inopportuno che la presidente del Senato nello spoglio odierno co-presieda lo scrutinio delle schede, di fatto controllando i voti per sé stessa”. E ricordando come “nel 1992, quando Oscar Luigi Scalfaro si trovò in analoga condizione, si astenne dal presiedere lo scrutinio lasciando il compito al vicepresidente Rodotà”.

A taccuini chiusi, nel centrodestra si riconduce l’esito del voto a malumori dentro Forza Italia per come è stata condotta la partita. Lega e Fratelli d’Italia assicurano di aver votato compattamente. Fratelli D’Italia e Lega assicurano di avere votato compattamente per Casellati: “Guardate tra i centristi e in Forza Italia” per trovare i sabotatori, ha detto il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, protagonista anche di una schermaglia con il presidente della Liguria Giovanni Toti, con accuse incrociate sulla responsabilità dell’esito del voto.

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