Economia - Finanza

Professioni, il viceministro Mauri: “Un’alleanza tra commercialisti e Stato per ripartire. Sostegno agli imprenditori e lotta alla criminalità organizzata, occorre lavorare in sinergia”

De Lise (Unione giovani commercialisti): “Subito operativi con le nostre proposte”

Napoli, 24 Giugno – “I commercialisti sono interlocutori privilegiati del governo su molti temi, tra cui quelli della legalità e del rispetto delle regole. Questo “esercito” di professionisti in Italia svolge una funzione essenziale perché è un trait d’union tra lo Stato e le imprese: una risorsa importante sia per favorire la ripartenza economica che per contrastare una criminalità organizzata che sta cercando con forza di inserirsi nel tessuto sano del Paese. Per questo, penso che ci sia bisogno di una collaborazione stretta e formale tra i commercialisti e il ministero dell’Interno. Ritengo che un’alleanza tra forze che a vario titolo e con un diverso profilo possano contribuire a raggiungere gli obiettivi prefissati sia una buona strada da percorrere. Siamo pronti a confrontarci su tutte le proposte che arriveranno al nostro tavolo”. Lo ha detto Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, intervenendo al webinar “Il professionista a presidio della legalità”, organizzato dall’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.

“Quella relativa all’infiltrazione della criminalità organizzata dentro il sistema economico è un’emergenza che viviamo da molto tempo. Il Covid ha messo numerosissime attività in ginocchio, gli aiuti statali vogliono impedire il fallimento delle aziende ma purtroppo c’è un’enorme pressione sugli imprenditori da parte delle mafie, che tentano di allargare la propria sfera di influenze”, ha evidenziato Mauri. “Un altro tema sul quale possiamo collaborare con i commercialisti riguarda i beni confiscati alla mafia. Non è sufficiente il primo passaggio, quello del sequestro, ma è importante il secondo: gestire un’attività produttiva che apparteneva alla criminalità organizzata è molto complicato ma di fondamentale importanza. Dove non c’è più la mafia bisogna creare condizione ancora migliori per i lavoratori”.

Matteo De Lise, presidente Ungdcec, ha affermato: “Riteniamo che il ruolo del professionista nella lotta all’illegalità sia davvero strategico: attraverso i numeri e i bilanci, infatti, possiamo segnalare con largo anticipo società con attività anomale. Al viceministro lanciamo un messaggio forte: saremo subito operativi con le nostre proposte per favorire la ripresa finanziaria del Paese”.

Al webinar sono intervenuti Ettore Perrotti, presidente Odcec L’Aquila e Sulmona, Enrico Lombardo Sonia Mazzucco (componenti di giunta dell’Ungdcec); Francesco Puccio (presidente della Commissione Diritto della crisi); Paolo Florio (Consigliere d’amministrazione della Fondazione Ungdcec). Il corso è stato moderato Raffaele Loprete (segretario nazionale Ungdcec).

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