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Perché si abbandonano i Navigator?

Napoli, 16 Dicembre – Come abbiamo evidenziato negli ultimi giorni, in queste ore verrà decisa la sorte della nostra categoria e quindi il destino di oltre 2.300 lavoratori, ad oggi incertissimo e sul quale aleggia concreto il rischio della disoccupazione.
Come sono lontani i giorni del Kick-Off Navigator, in cui l’allora Ministro del Lavoro On. Di Maio ci garantiva un sicuro percorso di stabilizzazione; come pure sembra lontanissima la dichiarazione resa, nell’appena trascorso mese di novembre, dall’attuale Ministro della Pubblica Amministrazione On. Brunetta “stiamo lavorando affinché venga trovata una soluzione strutturale per i Navigator”.
E invece, al momento, il nostro futuro sembra appeso a un emendamento al Decreto Legge cd. Recovery, a quella norma inizialmente presentata come “salva Navigator” e che invece mira soltanto a permettere al Ministero del Lavoro di lavarsi le mani di noi per scaricarci alle Regioni e, in ultimo, abbandonarci al nostro (infausto) destino.
Un emendamento che negli ultimi tre giorni è stato riscritto innumerevoli volte senza che si sia giunti ad una formulazione che presenti per noi una qualche prospettiva minimamente accettabile, e che ci permettiamo di definire “mal congegnato” per voler tacere le tante riserve tecnico-giuridiche e operative sullo stesso, da più parti evidenziate.
Noi pensiamo che non possa e non debba finire così. Ci siamo sempre sforzati, tra mille attacchi, di rivendicare la nostra professionalità, le nostre capacità, gli sforzi fatti e i risultati raggiunti. E abbiamo la presunzione di esserci almeno in parte riusciti, come attestato ad esempio dal Report della Corte dei Conti e dalle importanti parole della Prof.ssa Saraceno. Abbiamo sempre insistito nel presentarci come una soluzione, una opportunità e non come un problema. E così ancora oggi ci consideriamo.
Perché allora questa opportunità deve andare sprecata? Perché, all’improvviso, è stato abbandonato quel serio percorso di stabilizzazione, a cui in molti hanno faticosamente lavorato, che avrebbe visto in primis tutelata la nostra continuità lavorativa con una proroga credibile e poi valorizzato il nostro ruolo e la nostra funzione alla luce del programma GOL del PNRR?
Se il motivo risiede nel reperimento delle necessarie risorse economiche, non possiamo che rivolgerci al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Viceministro On. Laura Castelli, chiedendo se sia davvero impossibile trovare le (modeste) risorse necessarie ad avviare il serio e credibile percorso di cui sopra, anche ove necessario apportando (per tempo) gli opportuni aggiustamenti tecnici alle norme.
Se invece gli ostacoli ad una vera soluzione per la nostra categoria risiedono altrove, a questo punto chiediamo che vengano esplicitati e che tutti i partiti e i leader lavorino unitariamente al loro superamento. In particolare, lo chiediamo al Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e al Segretario del PD Enrico Letta, che non abbandonino la nostra categoria, che non ci sacrifichino sull’altare di qualche accordo politico, ma che al contrario ci dedichino la loro attenzione, il loro impegno e che non rendano vano il prezioso lavoro fatto in questi ultimi due anni.
Ci rifiutiamo di pensare che si voglia inaugurare la tanto annunciata rivoluzione delle politiche attive del lavoro con oltre 2.000 nuovi disoccupati, non può e non deve essere quello prospettato negli ultimi giorni l’esito finale per la nostra categoria. Esistono altre opportunità, esiste un’altra strada, serve la buona volontà di intraprenderla insieme.
A.N.NA.
Associazione Nazionale Navigator
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