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Palma Campania ridiventa Gerusalemme per una sera

“Egli è qui come segno di contraddizione”.

 

Palma Campania, 8 Aprile – La parrocchia Mater Dei di Palma Campania porterà per le strade del paese la sacra rappresentazione della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù. L’appuntamento, che era stato rinviato dalla Domenica delle Palme a causa del maltempo, avrà luogo questa sera, dopo la messa vespertina delle 19.00. L’attesa è tanta e trapela non soltanto dalle parole dei membri del comitato festa, che si è occupato dell’organizzazione, ma dai discorsi dell’intera comunità palmese.

L’edizione, la quarta, è invece la prima per don Tommaso Ferraro, parroco di Mater Dei dallo scorso mese di ottobre. A don Tommaso abbiamo chiesto qualche riflessione sul significato intrinseco di una sacra rappresentazione oggi, che, lungi dall’essere una mera messa in scena, è invece un’intensa esperienza di fede sia per i figuranti che per gli spettatori. “La sacra rappresentazione della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù era già una realtà qui a Mater Dei. Io non ho avuto modo di vederla gli anni scorsi, ma ho condiviso subito l’idea di riproporla”, ci dice don Tommaso. “La preparazione ha richiesto molta collaborazione da parte degli interpreti, che durante le sere delle prove, nel teatrino parrocchiale, si sono sentiti come una grande famiglia. È questo il valore aggiunto, è questo lo spirito che anima la Chiesa: il sentirsi una famiglia”. Il parroco sottolinea anche altri aspetti. “Le prove sono state un percorso complementare rispetto ai riti pasquali. Ripercorrere i momenti della vita di Gesù, fare delle strade di Palma quelle di Gerusalemme, è come tornare laddove si svolsero gli eventi, dalla Passione alla Resurrezione. In questo modo non solo la gente si pone accanto a Gesù, ma sta anche vicino agli altri personaggi del Vangelo, come per esempio Pietro, il principe degli apostoli. Pietro è una figura attualissima, è l’emblema dell’amico che dubita, che rinnega, che delude, ma che viene capito e perdonato grazie agli insegnamenti del Maestro”.

L’esperienza di Mater Dei rappresenta un esempio di aggregazione interparrocchiale, infatti molti figuranti provengono da altre comunità palmesi. Si supera così quel confine ideale che in effetti la Chiesa non indica. “Dalle altre parrocchie sono stati soprattutto i giovani ad accogliere l’invito del comitato festa”, ci racconta ancora don Tommaso. “Sono contento, perché tradizionalmente a Palma Campania l’evento capace di riunire i ragazzi è soprattutto uno, il Carnevale, che comunque non rappresenta un’occasione di crescita spirituale. La partecipazione delle nuove generazioni è importante perché rappresenta la continuità della tradizione dei valori. In questa edizione della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo il ricambio generazionale sarà visibile attraverso il coinvolgimento dei ragazzi dell’Azione Cattolica. Interpreteranno un balletto nella scena di Ponzio Pilato, con un linguaggio, quello della danza, che piace soprattutto ai giovani”.

Il regista della sacra rappresentazione è Silvio Sorrentino, da sempre impegnato nelle attività della parrocchia. “L’evento è nato nel 2015 dall’ idea di alcuni collaboratori che insieme a don Pasquale D’Agostino, scomparso prematuramente un anno fa, sentirono il bisogno di rivivere il mistero della Passione”, racconta Silvio. “L’idea è quella di vedere Gesù camminare tra le nostre strade e i nostri quartieri, di incontrarlo nello sguardo dei partecipanti.  Anche quest’anno ci siamo impegnati affinché tutto riesca in uno spirito di fede e di comunione fraterna. Non sono mancati momenti di sconforto, ma li abbiamo superati grazie alla paternità di don Tommaso. La sacra rappresentazione è organizzata dal Comitato Festa Mater Dei, di cui il parroco stesso è presidente. Io mi occupo della regia mentre la scenografia è gestita dal resto del comitato. Fondamentale è la partecipazione dei circa settanta partecipanti”.

Abbiamo chiesto una testimonianza anche ad uno degli interpreti storici, Salvatore Ferrante, che, dopo aver interpretato il personaggio di Giuda, stavolta ha vestito i panni di Giovanni. “Mentre Giuda è il traditore, Giovanni è colui che accompagna Gesù fino alla fine e conforta la Madonna nel suo immenso dolore. Il primo ruolo è stato particolarmente coinvolgente, il secondo mi sta piacendo ancora di più”. Salvatore ricorda, come tutta la comunità di Mater Dei, che la sacra rappresentazione fu organizzata per la prima volta con don Pasquale D’Agostino. “Ricordo che con don Pasquale, soprattutto il primo anno, c’erano l’entusiasmo e la curiosità di non sapere quale sarebbe stato il risultato, adesso invece abbiamo la consapevolezza di saper trasmettere emozionare il pubblico. La fiducia del nostro nuovo parroco don Tommaso ci riempie di gioia e, allo stesso tempo, ci rende felici di poter ricambiare il suo incoraggiamento”.

Palma attende, dunque, che il sole tramonti, che nelle strade cali il silenzio. Si animeranno allora le scene, nelle vie dalla parrocchia alla piazza principale del paese, dove tutto si concluderà con le scene più drammatiche e poi con quella della Resurrezione, illuminata da tanta luce.

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