Palma Campania, 12 Ottobre – La bellezza dell’arte ci ricorda che l’uomo è capace di creare qualcosa di singolare e straordinario. L’arte è fonte di capacità creativa e di consolazione, è resilienza. Educare alla bellezza significa aprire gli occhi verso qualcosa che arricchisce, che fa crescere, superando i nostri confini e sviluppando 
l’ascolto e l’attenzione.
Piazza De Martino, di Palma Campania, ogni domenica fino al 12 novembre pullula di artisti per il Progetto Palma Estemporanea, tenuto da Nando Sorrentino, curatore d’arte. Artisti costantemente proiettati ad offrire “bellezza”, organizzando, ogni volta, nelle loro performance esperienze dello stupore estetico. Stupore che ciascuno può trovare superando il confine narcisistico del corpo nel quale la contemporaneità ha confinato l’idea della bellezza, nella relazione col mondo mediata dal pensiero e dalla conoscenza.
Parafrasando l’affermazione attribuita al Principe Miskin nel romanzo “L’Idiota” di Fedor Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”, in definitiva, possiamo dire che è proprio questa l’inebriante idea, custodita nell’estro e offerta in ogni singolo appuntamento dagli artisti del Progetto Palma Estemporanea.
Mario Borrelli, artista napoletano classe 1991, ha frequentato il liceo artistico SS Apostoli di Napoli, e in seguito l’Accademia di Belle Arti ,dove ha avuto in cattedra il prof. Raffaele Canoro, Maestro di Pittura figurativa.
La sua formazione di Pittura, l’ha portato a continuare gli studi artistici frequentando varie botteghe, tra cui quella del Maestro Domenico Sepe e quella del Maestro Salvatore Russo, per citarne alcune. Viene definito dal suo mondo artistico “l’Ultimo Romantico” e dai Critici il “Pittore ‘Carnale” ed uno degli artisti più importanti del patrimonio pittorico napoletano attuale.
Sono attratta dalla sua pittura, dalla sua presenza che si fa notare a Palma Estemporanea. Una chiacchierata distesa mi porta ad entrare nel suo mondo che è bellezza della sua arte fatta di volti, immagini, particolari che emozionano. Si lascia andare in un fiume di parole, anche se a suo dire è poco loquace, ama la discrezione. Ha viaggiato abbastanza con altri artisti che gli hanno dato la carica a “ fare”, ma non era mai abbastanza per le sue aspettative, sebbene ribadisce di aver guidato molte esposizioni collettive, per finire a farne di personali, che preferisce.
Non è la prima volta che giungi a Palma Campania, che cosa ti spinge ad essere in questo luogo ?
“L’amicizia che mi lega a Nando Sorrentino è ultraventennale, per cui mai lo lascerei solo in alcune circostanze. Siamo legati da un’amicizia duratura e profonda che ci porta nel nostro mondo a colori di mille sfaccettature rette da una sana lealtà.”
Che cosa dipingi, dove e per chi?
“Dipingo per la maggiore figure di donne. Nudi, che elevo al perfezionismo in tutte le posizioni e tratti connotativi . Donne intere, mezzo busto, viso, dando importanza a mani e ad altro del genere. Trovo che la donna è perfetta per le mie tele. Lavoro piacevolmente sulle linee morbide e la femminilità si presta di gran lunga alla mia pittura che caratterizzo dalle loro nude ‘sensazioni’ con lavoro certosino. Utilizzo il chiaroscuro per evidenziare le parti del corpo ed esprimere maggior pathos. Mi interesso anche di paesaggi, ma non sono soggetti che preferisco. Ho uno studio tutto mio dove mi dedico al lavoro di pittura classica a partire dal Cinquecento al Novecento. È arte materica.
L’artista continua a raccontarsi con riverberi di luce che inondano i suoi occhi come a dire che la pittura è la sua stessa vita. “Lavoro su richieste per cui i miei dipinti ad olio, di bellezza totalitaria, appaganti al di là del nudo, che non sfocia mai nella volgarità, sono belli e carnali. E la donna napoletana incarna la giusta sensualità dove si poggia il senso religioso che si concilia col pagano, per sfociare in una delicata carezza che apre i sensi, il cuore, la mente. Ecco, è questa la donna dei miei dipinti. Carnale. Non volgare. Ci tengo a sottolinearlo, – Borrelli aggiunge – la mia pittura impressa di elementi tradizionali, di tecniche, si congiunge con la contemporaneità, e l’uso della fotografia serve proprio ad imprimere la scena che vado a dipingere successivamente al primo step”
Mario Borrelli è proprio il pittore della delicatezza, per questo mi viene di chiedergli. Come hai iniziato il tuo percorso di formazione artistica?
“Sono nato e cresciuto in una famiglia di artigiani e gli esempi ricevuti dai genitori, mi hanno trasmesso la passione per il cammino intrapreso. Non saprei vivere senza la mia arte, compagna inscindibile, libera comunicazione, mai ostacolata dalla famiglia, che ha contribuito ad accrescere la mia personalità artistica. Sicuramente ho trovato intoppi sulla strada già percorsa e chi non ne ha trovato? Si superano se c’è la volontà di raggiungere obiettivi prefissati. Meglio saperli affrontare sempre, perché non si finisce mai di imparare.”
Hai disegnato adesso un volto di donna, capelli che sembrano onde dalle quali sprigionano sentimenti, parole, pensieri. Un chiaroscuro che ai miei occhi appare dolce ed emana limpidezza ed è di non poca bellezza. Gli occhi di Mario gli si illuminano alle mie parole e aspetto una risposta che è plausibile. “È la mia compagna.” Mi giro e la vedo seduta su uno sgabello, dal sorriso dolce e ammiccante, capelli che profumano d’amore. Mario ha fatto un ottimo lavoro. Ha dipinto una poesia.
Il Maestro Mario Borrelli prossimamente farà un workshop di disegno e pittura ad olio per il curatore Nando Sorrentino, a Palma Campania.
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