Roma 2 Luglio – Il quartiere di Primavalle, fino a pochi giorni fa sconosciuto a tanti, come molti quartieri di Roma, si è trovato al centro della cronaca nazionale per l’omicidio di Michelle Maria Causo, la 17 enne uccisa con 6 coltellate, messa in un sacco nero e con il carrello della spesa scaricata vicino ai cassonetti della spazzatura. Diversi giornalisti hanno avanzato ipotesi sulla probabile difficile vita da quartiere, come se Primavalle fosse solo un quartiere difficile e che un evento del genere ce lo si poteva aspettare.
Su un gruppo Facebook, dedicato al quartiere di Primavalle, compare un post anonimo, ma che esprime dei sentimenti davvero forti per quella zona e che la mostra agli occhi di tutti in un modo diverso, autentico, di come forse qualcuno vuole farla apparire.
“Un appello ai giornalisti che saranno entrati in questo gruppo per cercare l’ultimo scoop … vi prego, non fate sciacallaggio sul quartiere. Ogni quartiere di Roma è difficile, ed ogni comunità ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Io non sono nata qui, mi ci sono ritrovata due anni fa quando io ed il mio compagno abbiamo acquistato casa ed abbiamo deciso di costruire una vita proprio qui a Primavalle. La mattina, quando porto il cane a passeggio, non manca mai un saluto od un gesto cordiale da persone che, pur non avendole mai viste, mi riservano un sorriso. Al forno/pizzeria ci passo anche se non ho nulla da comprare, solo per fare due chiacchiere con i proprietari che sono persone splendide.
I vicini sono fantastici, che non hanno mai avuto da ridire in questi mesi e anni di interminabili lavori di ristrutturazione. Abbiamo una quantità di servizi che, nei miei vari traslochi, non sono mai riuscita ad avere. Supermercati, farmacia, la Posta, ristoranti, pizzerie, cinema, deliziosi parchi attrezzati per i nostri bimbi ed aree attrezzate per i nostri cani. Il bar, il mercato, i punti di ritrovo e di incontro FONDAMENTALI per la comunità.
Roma ha visto tanti delitti, tutti tremendi ed irripetibili… Via Poma? Quartiere Prati. Gli assassini del Circeo? Parioli. Emanuela Orlandi? Fatta sparire in Vaticano… si potrebbe continuare , purtroppo, all’infinito. Vi prego, non giudicate il quartiere e lasciate parlare le persone che ci sono nate, cresciute e che lo vivono ogni giorno. Vi ringrazio per avermi ospitata ed avermi permesso di creare e di crescere la mia famiglia in questa bella comunità.”
Parole bellissime, di amore, di serenità e di stabilità. Si, stabilità! Un posto scelto per stabilizzarsi e crearsi un futuro. Scelto forse per necessità ma apprezzato per il contesto sociale che ha saputo dimostrare. L’affetto e l’educazione delle persone, la gentilezza, i servizi. La cosa più sbagliata è cercare di dipingere un posto con gli stessi colori dell’evento che lo ha messo al centro dell’attenzione. Invece no! Come l’utente anonimo ha scritto nel post “lasciate parlare le persone che ci sono nate, cresciute e che lo vivono ogni giorno“.
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