Politica

Omicidio Anna Scala, Europa Verde e associazioni del territorio stabiese propongono progetto di educazione affettiva per scuole medie

Progetto di educazione affettiva per scuole medie “Per fermare femminicidi pene severe e applicazione codice rosso, ma al contempo dobbiamo educare i giovani”

Napoli, 20 Agosto – Europa Verde e le associazioni del territorio stabiese stanno preparando un progetto di educazione affettiva ed emozionale rivolto agli studenti delle scuole medie. Il progetto mira allo sviluppo delle soft skills, ovvero vuole trasmettere ai ragazzi gli strumenti per affrontare situazioni complesse dal punto di vista emotivo. Il progetto vuole partire dalle scuole del territorio per poi estendersi negli istituti di tutta la Regione per diventare un modello educativo positivo.

“L’omicidio di Anna Scala, barbaramente trucidata dall’ex compagno, ci ha lasciato sgomenti. A nulla sono servite le ripetute denunce della donna dopo le aggressioni e le minacce ricevute da quello che sarebbe diventato il suo carnefice. Anna è stata abbandonata da tutti. E’ necessario che le istituzioni facciano di più per tutelare le donne dai propri aguzzini, chiediamo pertanto che il ‘codice rosso’ venga sempre applicato con fermezza e rapidità ed esteso anche per gli ‘ex’ e non applicato solo in caso di coniuge o convivente, e inoltre per questi assassini siano applicate pene esemplari. Ma al contempo va intrapreso un importante lavoro culturale che parta dalle nuove generazioni. Per questo abbiamo deciso di proporre, assieme alle associazioni del territorio, un progetto di educazione affettiva rivolto agli studenti delle scuole medie. Siamo convinti che educare i giovani al rispetto degli altri, insegnargli a gestire le emozioni, significa costruire un mondo migliore, scevro da violenze che francamente reputiamo senza alcuna giustificazione”. Questo quanto dichiarato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, e Elena Marini, attivista di Europa Verde e presidente dell’associazione Stabiae città sostenibile.

“La formazione deve essere innanzitutto di chi accoglie la denuncia e decide di dare “ombrello di garanzie ” come previsto da codice rosso – ha aggiunto Marilena Schiano Lo Moriello – Ciò che non ha funzionato per la povera Anna e così per tante altre donne è la giusta protezione dopo denuncia. Prevenzione si può fare parlandone nelle scuole, nei convegni, perché si arrivi ad un’auto determinazione delle donne, ma alla denuncia deve seguire una tutela della vita delle donne. Poi possiamo anche rieducare uomini maltrattanti ma in questo momento di emergenza alle tante donne che denunciano bisogna dare la fiducia di essere ascoltate e difese. Anna Scala quando ha chiesto aiuto lo ha fatto con 2 denunce ma il suo grido d’allarme da chi non è stato ascoltato?”. Ha concluso Marilena Schiano Lo Moriello portavoce cittadina Europa Verde Castellammare di Stabia.

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