Politica

Nuovo codice di appalti, chiudere l’Anac per porre fine alle lungaggini burocratiche

Napoli, 30 Marzo – Abolire l’Anac è quello di cui si parla nelle ultime ore. Semplificare e snellire le pratiche è la proposta cardine del Governo. Ma il presidente dell’Anac non è del tutto d’accordo: “Anche noi siamo per la semplificazione, abbiamo bisogno di farlo. Però non è detto che la cosa migliore sia sempre quella di scegliere discrezionalmente la prima impresa che passa davanti. Il vero punto non è costruire una scuola qualsiasi o una strada qualsiasi, nei tempi più rapidi possibile, ma costruire buone scuole e buone strade.

Concentrarsi solo sulla velocità rischia di andare a discapito di trasparenza, concorrenza, tutele dei lavoratori e in definitiva della qualità delle opere pubbliche. Se le regole sono buone, ma si modificano le soglie così da applicarle solo a una minima parte degli appalti, vengono in realtà svuotate e Il codice trasforma in regola quelle che prima erano deroghe (eccezioni) emergenziali, perdendo di vista quello che ci chiede l’Europa”.

E già la Cgil all’attacco del nuovo codice degli appalti: “Un vero e proprio salto all’indietro”. Mentre la Lega contro Busia: “Gravi le sue parole, non può guidare l’Anac”. Il problema non è così banale; il problema è riuscire a vincere la sfida sulla semplificazione, partendo dal riconoscimento dei costi, dei problemi e dei pesi umani. “Il 98% delle opere pubbliche, sulla base delle modifiche normative volute dal governo,secondo le stime dell’Anac, sarà realizzato senza gara. Un enorme favore alle mafie.” Andrea Orlando, PD.

Un po’ troppo semplicistica l’osservazione di Orlando, nulla toglie e nulla mette. Molto comodo tirare somme alla peggio maniera. “Il nuovo codice degli appalti immaginato dal Governo, senza un potente scudo penale a protezione dei pubblici amministratori dalla occhiuta invadenza dei pm, non servirà a nulla! Nessun pubblico amministratore, nella consapevolezza che, per quanto bene e correttamente si determini, verrà quasi certamente indagato e quasi sempre arrestato, muoverà un dito. E le opere pubbliche resteranno bloccate.” Luigi Bobbio, magistrato e già senatore della Repubblica.

Niente di nuovo sotto il sole… “Io non ho ancora capito cos’abbia prodotto l’Anac in questi anni. Si facciano una domanda e si diano una risposta. Facciamo un’autorità per capire quanto producono tutti quelli che combattono la corruzione.” Maurizio Gasparri, Forza Italia. L’ Anac dovrebbe dare precise disposizioni per accelerare le procedure. “Mi convinco sempre più che abbia ragione Sabino Cassese: sarebbe meglio chiudere l’Anac. Il nuovo Codice appalti, in linea con la normativa Ue, semplifica e velocizza. Davvero qualcuno crede che le lungaggini burocratiche aiutino la lotta ai corrotti? Serve coraggio per cambiare.” Annalisa Chirico, giornalista e scrittrice.

 

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