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Nola, riaffiora un quartiere di epoca medievale: straordinaria scoperta di sepolture databili tra il VI e il VII secolo

Rinvenuti numerosi frammenti di ceramica del XII secolo

Nola, 21 Agosto – Un quartiere di epoca medievale sta venendo alla luce alla periferia di Nola, nel Napoletano. La scoperta, annunciata dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, potrebbe riscrivere la storia del primo Medioevo nolano con la scoperta di sepolture databili tra il VI e il VII secolo.

I numerosi frammenti di ceramica rinvenuti testimoniano la frequentazione dell’area fino ai secoli XII-XIII, quando fu allestito un quartiere dell’artigianato, con l’impianto di calcare per la trasformazione in calce di elementi architettonici e sculture composte da marmo e calcare. Una di queste ha restituito la statua di un togato di età romana, priva della testa, rotta in due al centro, ma ricomponibile.

“Nola è un territorio di grande interesse in Campania, insieme a Cuma e Capua, che impegna un ampio arco temporale – spiega Mariano Nuzzo, soprintendente Belle arti per l’area metropolitana di Napoli -. Gli importanti rinvenimenti recenti, riconducibili al primo Medioevo, ne sono testimonianza. Le ricerche, attualmente in corso, vedono la Soprintendenza impegnata in prima linea nella tutela attiva e tempestiva di nuovi rinvenimenti archeologici e sepolture che vanno dal VI al VII secolo dopo Cristo”.

Il territorio era abitato, oltre che dai romani, anche da genti di origine germanica, giunti con le cosiddette “invasioni barbariche”, e di provenienza greco-orientale, per la presenza del Ducato di Napoli connesso all’Impero Romano d’Oriente o bizantino.

La scoperta, avvenuta nel corso di indagini preventive nell’area di realizzazione di un edificio, potrebbe aiutare a ricostruire la storia della città fondata nell’VIII secolo avanti Cristo. Nola attraversa tutti i secoli del mondo antico ricoprendo un ruolo di rilievo nella regione.

Per raccontare i secoli più antichi della sua storia, l’archeologia può contare sulle centinaia di vasi di produzione locale o importati dalla Grecia, che fin dal ‘700 vengono alla luce dalle sue necropoli. I resti di un grande anfiteatro e di un teatro, le numerose residenze urbane ed extraurbane, alcuni mausolei funerari e le strade basolate sono il segno dello splendore dell’età romana.

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