Politica

Negoziati in corso tra Russia e USA, in Italia anche il governatore Vincenzo De Luca promuove la pace

Napoli, 9 Ottobre – “Qui si parla di bomba atomica come se fosse un po’ di tritolo. Abbiamo ormai introiettato l’idea che la bomba atomica si possa usare. È un discorso da bar. Ma sotto questo discorso retorico, bellicista e anche abbastanza imbecille, c’è qualcosa che si muove: ci sono negoziati in corso tra Russia e USA” Lucio Caracciolo, direttore di Limes.

“Attentato esplosivo con camion bomba civile degli ucraini, in Crimea. Distrutto un ponte. Questo è terrorismo, perché, per convenzioni internazionali, un atto violento è di guerra se compiuto in guerra da militari in divisa e con mezzi militari. Il resto sono chiacchiere e propaganda. E prima c’era stato l’assassinio della Dugina. Allora facciamo a capirci: Zelensky è ormai un terrorista, tecnicamente e politicamente. La UE e la NATO, con gli USA, lo hanno reso tale. Lo appoggiano? La nostra nazione intende appoggiarlo? Fatemi sapere…”. Luigi Bobbio, magistrato e già senatore della Repubblica. “Ma qualcuno a Washington e Bruxelles dice a Zelensky dove si deve fermare?” Milena Gabanelli, giornalista del Corriere della Sera.

“E se Putin avesse incontrato il suo Vietnam? Con la differenza, non da poco, che gli Stati Uniti non confinavano con il Vietnam.” Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera. “Di fronte al pericolo di una guerra nucleare impariamo dalla storia. Anche 60 anni fa c’erano grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. Come dice la Bibbia: «Informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela» (Ger 6,16).” Papa Francesco “L’attentato ucraino al ponte che unisce la Crimea alla Russia è un fatto gravissimo, che mira a provocare una escalation bellica pericolosissima per l’Europa e il mondo intero. Continuare a sostenere Zelensky dopo questo e altri attentati sanguinari su civili è ingiustificabile. L’Italia ripudia la guerra e non può continuare a supportare chi spinge per un’escalation fuori controllo del conflitto che potrebbe coinvolgere l’intera Europa, incluso il nostro Paese. La difesa della nostra Patria impone uno stop immediato degli aiuti a Kiev. Se non si riprende in mano il controllo del conflitto togliendo al pazzo di Kiev gli strumenti per portarci tutti al massacro, il governo sarà responsabile di ogni conseguenza delle proprie scelte sull’Italia e gli Italiani. Idem dicasi per l’UE.”

Francesca Donato, europarlamentare E anche il governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, si schiera a favore della pace. “Stiamo organizzando a Napoli una grande manifestazione per la pace. Stop alla guerra in Ucraina. Fermare l’atomica.”

“È urgente andare in piazza per un’iniziativa diplomatica per la pace. Folle continuare con “più sanzioni, più armi”: escalation nucleare e bollette insostenibili.” Stefano Fassina, Leu – Patria e Costituzione.

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