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‘NDRANGHETA: Klaus Davi ipotizza rapporti fra boss Molinetti e clan dei Casalesi

Continui viaggi in Campania anche di un imprenditore a loro vicino  

 

Napoli, 22 Luglio – Klaus Davi non molla la presa su Gino Molinetti, il boss a cui ha dedicato tante inchieste fin dal lontano 2016. Mancavano quattro anni alle importanti, illuminanti e complete acquisizioni dell’inchiesta ‘Malefix’ e il presunto killer del giudice Scopelliti scorazzava libero, senza nessuna misura di prevenzione, come un cittadino qualsiasi.

Ma Klaus Davi, osservandolo da molto vicino, ne aveva colto da subito la sua centralità criminale e gli aveva dedicato una vera e propria serie di inchieste dal 2016 al 2020. Uno stillicidio che ha provocato una maxi querella del boss nei riguardi del giornalista, con cui Molinetti lo ha accusato di stalking, persecuzione e diffamazione, nonché di aver provocato in lui una depressione. “Molto curioso che in tre anni di intercettazioni Molinetti non parli mai di questa sua presunta depressione causatagli da me. Da ‘Malefix’ non si evince nulla di nulla. Non una battuta con la moglie e i figli sulla vicenda. Non una riga con il fratello. Un silenzio curioso. Mi viene un dubbio lecito: non vorrei che la ‘malattia’ di Gino e la sua depressione fosse il prodotto di una strategia legale…”, ha dichiarato a tal proposito Davi.

In realtà, nelle carte dell’inchiesta ‘Malefix’ la moglie di Molinetti parla di Klaus Davi, ma a proposito dell’amante rom del boss. Ad ogni buonconto, il giornalista è tornato sull’argomento con un lungo post dedicato a Molinetti e ai ripetuti incontri a Giugliano (NA) fra Gino, i figli, altri affiliati come Ciccio Saraceno e il fratello del Molinetti, Alfonso, il quale viveva in quelle zone in condizione di semi libertà. Il trait d’union era un brand di caffè che i Molinetti distribuiscono in molte zone della Calabria e, curiosamente – rivela Klaus Davi in esclusiva – proviene proprio da Caserta. Ma Davi sospetta che nelle riunioni tra affiliati siano stati affrontati altri temi caldi e non esclude che ci siano stati contatti con esponenti della Camorra: “Un informatore mi raccontò di rapporti fra Molinetti e un esponente dei Casalesi”, e anche se al momento non sembrano esserci riscontri, il giornalista si dice sicuro di poter provare relazioni preesistenti fra Alfonso Molinetti e alcuni soggetti appartenenti alla Camorra.

Davi parla anche di  ripetuti viaggi a Caserta di un imprenditore vicino ai Molinetti. L’ultimo dei quali avvenuto solo pochi giorni prima del loro arresto. Un viaggio motivato ufficialmente dall’acquisto di caffè, ma che potrebbe celare altre motivazioni.

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