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Napoli, commercianti di San Biagio dei Librai ostaggio della violenza di due abusivi: gioielliere aggredito finisce in ospedale

Napoli, 10 Ottobre – I commercianti di San Biagio dei Librai sono da tempo in ostaggio della violenza di due abusivi che fanno il bello e il cattivo tempo. Decidono loro chi può esporre e chi no, chi può svolgere la propria attività tranquillamente e chi deve sottostare a ricatti e prepotenze. Una situazione emersa grazie al coraggio di uno di loro che ha trovato la forza di denunciare dopo l’ennesima aggressione subita e dopo che al suo cane è stato fatto un bagno con la candeggina.  Sembra che i soggetti in questione siano gli stessi che lo scorso giugno ruppero la chitarra di un artista di strada di colore dopo averlo minacciato in malo modo. Perché decidono anche chi può suonare e chi no.

“Chiediamo una verifica immediata da parte della Polizia Municipale che chiarisca sei due soggetti in questione abbiano i titoli per occupare il suolo pubblico a San Biagio dei Librai, proprio a ridosso di palazzo Carafa, e quale tipologia di oggettistica vendano visto che le concessioni dovrebbe essere rilasciate solo per l’artigianato. Chiediamo che la Polizia e la magistratura chiudano le indagini su questo episodio nel più breve tempo possibile. A chi ha il coraggio di denunciare bisogna che lo Stato dia risposte forti e immediate”. Questo il commento del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, e del conduttore radiofonico Gianni Simioli, che hanno ricevuto l’appello del commerciante aggredito.

“Ho deciso di denunciare perché non ne possiamo più – ha affermato Diego Palumbo il gioielliere aggredito dai due ambulanti. “Nell’ultimo anno hanno aggredito mio padre, 78enne, per due volte. Adesso hanno aggredito me gettandomi la candeggina in faccia. Ne avrò per almeno una settimana e dovrò sottopormi a nuovi controlli. Ma quello che davvero mi ha fatto indignare è la violenza usata nei confronti del mio cagnolino al quale hanno fatto il bagno con la candeggina.

Li denuncerò anche alla Protezione animali oltre alla denuncia sporta in Questura. Siamo ostaggi di questi due soggetti, dei loro atteggiamenti camorristici. E’ finito il tempo di nasconderci. Adesso basta. Pretendiamo di lavorare con serenità perché, a differenza loro, abbiamo un esercizio commerciale da portare avanti pagando regolarmente tutte le tasse. Mi farebbe piacere conoscere invece a che titolo esercitano loro. Adesso che abbiamo denunciato ci aspettiamo tutela da parte di chi ha il compito di difendere le persone perbene di questa città”.

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