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Marigliano, bomba ecologica Agrimonda: dal 1995 si attende ancora la bonifica. Adesso basta, siate umani!

Marigliano, 6 Aprile – Bomba ecologica Agrimonda: 1995 va in fumo un deposito di anticrittogamici e chimici per l’agricoltura. 2024: si attende ancora la bonifica, la piccola Seveso inquina e miete vittime, secondo gli esperti, ma non è stato mai avviato uno screening sulla popolazione per analizzare questa incidenza. Il motto, dicono gli ecologisti, non è più: “Fate presto, ma si salvi chi può”. E chi non può scappare e deve restare in questo territorio deve farsi il segno della croce e dire: “Gesù proteggi me e la mia famiglia dai mali incurabili”.

Un’escalation di tumori le cui origini non vengono indagate e tante orecchie da mercanti. La politica fa il gioco al rimbalzo. Il problema non è di Marigliano, ma di Mariglianella. “Non c’ entriamo niente noi”. E via Pasubio nelle immediate vicinanze della bomba ecologica targata 1995 che solo per una manciata di metri ricade nella giurisdizione mariglianellese a quale comune appartiene? Già la politica di Ponzio Pilato che va tanto di moda in ogni tempo. Adesso il problema più serio ed impellente è la contaminazione della falda acquifera anche ESTERNA al sito ed ai suoli. Non si scherza: tra gli inquinanti al primo posto c’è il DDT.

Scatta l’ennesima denuncia del Cat, Comitato Ambiente e Territorio da parte di Ciro Tufano che seppure minacciato non ha mai mollato la presa e io con lui che pago lo scotto di questa maledetta terra inquinata. Oggetto: Agrimonda_Aprile 2024 Sito Contaminato ai sensi del D.LGS 152/06 Matrici contaminate: suolo superficiale, suolo profondo, acque sotterranee Contaminanti: metalli pesanti, idrocarburi pesanti, fitofarmaci Progetto di Bonifica ai sensi del D.LGS 152/06 Il soggetto obbligato avrebbe dovuto presentare il Progetto operativo di Bonifica entro 6 mesi dall’approvazione dell’Analisi di Rischio Sito Specifica nella Conferenza di Servizi (22 Marzo 2022)quindi entro il mese di ottobre 2022….siamo ad oggi ancora nulla…! Contaminazione ambientale delle aree esterne al sito e principio di precauzione/prevenzione Nel piezometro posto a valle idrogeologica del sito, sono stati riscontrati gli stessi fitofarmaci rinvenuti nel sito, indicando una migrazione dei contaminanti verso l’esterno, lungo la direzione di deflusso della falda: l’eventuale estensione della contaminazione verso le aree esterne al sito non è ancora stata definita e dovrà essere valutata attraverso indagini sui terreni e sulle acque sotterranee dell’aree circostanti.

A conferma di ciò, la Conferenza di Servizi, nell’approvare l’Analisi di Rischio, prescrive al soggetto obbligato ( Comune di Mariglianella), anche un piano di indagini integrative nelle aree circostanti il sito, per confermare o estendere le sorgenti di contaminazione. La presenza di un top-soil e di un suolo profondo contaminato lascia prevedere che la dispersione dei contaminanti verso l’esterno possa continuare: le discontinuità del telo impermeabile (più volte segnalate e attualmente ancora presenti in alcuni punti perimetrali), che ricopre l’area del sito, non garantiscono dalle infiltrazioni di acqua piovana e dalla conseguente lisciviazione del suolo inquinato. Il principio di precauzione ambientale va applicato in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l’ambiente, per assicurare un alto livello di protezione.

Che cosa è stato fatto per Agrimonda? Stato attuale del sito Le acque meteoriche ristagnano sul telo formando, a pochi metri dalle abitazioni, un vero e proprio acquitrino maleodorante, ricettacolo di insetti e animali morti, causando un problema di igiene pubblica. La palazzina, che è parte integrante del sito, è oramai abbandonata e senza manutenzione dalla data dell’evento (1995) ed è soggetta a deperimento strutturale con la caduta di cemento ammalorato e continuo distacco d’intonaco, presentando un maleodorante ristagno di acqua sul pavimento del sottoscala. Screening sulla popolazione residente Tale screening è stato proposto nelle varie conferenze di servizi succedutesi negli anni e l’ASL si era fatta carico di eseguirlo, ma nulla risulta allo stato attuale: ora che le sostanze che contaminano le matrici ambientali sono note, potrebbe esserne valutato il bioaccumulo nella popolazione residente.

Cosa C’È NEI SUOLI E NELLE ACQUE DI FALDA SOTTO AGRIMONDA? Sulla base dei risultati delle analisi del Piano di Caratterizzazione di luglio 2021 validato da ARPAC: DDT> primo insetticida moderno, venne usato dal 1939 per debellare la Malaria; il DDT è un composto organico clorurato ed è un inquinante organico persistente (si accumula nei grassi) e altamente resistente nell’ambiente. Il suo tempo di dimezzamento è stimato in 2-15 anni e rimane immobile nella maggior parte dei suoli. L’uso agricolo è vietato dal 1972 negli USA e dal 1978 in ltalia. É considerato cancerogeno. LINDANO > insetticida clororganico commercializzato dal 1938; fu utilizzato in agricoltura e nella produzione farmaceutica per il trattamento della scabbia e |’eliminazione dei pidocchi. Nell’uomo, il lindano attacca principalmente il sistema nervoso, il fegato e i reni e, con probabilità, è anche un agente cancerogeno e perturbatore endocrino. L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica il lindano come <mediamente pericoloso>.

Il suo impiego è attualmente vietato in più di 50 paesi (tra cui l’ltalia). É un interferente endocrino ENDOSULFAN > insetticida e acaricida organoclorurato. È bandito in numerosi paesi tra cui Stati Uniti, Unione europea e alcuni paesi africani e asiatici, ma è ancora utilizzato in India, Brasile e Australia. É un interferente endocrino. PARATHION > noto anche come Folidol, è un insetticida e acaricida organofosfato.

È altamente tossico per gli organismi viventi compresi gli esseri umani ed il suo uso è stato vietato o limitato nella maggior parte dei paesi. PENDIMETHALIN > erbicida tossico per l’uomo DCPA (Dacthal, Chlorthal-dimethyl) > erbicida altamente tossico e persistente non più in commercio in Europa dal 2009 e sospetto cancerogeno per l’EPA americana. LINURON > erbicida, considerato potenzialmente cancerogeno IDROCARBURI PESANTI > potenziali cancerogeni ed interferenti endocrini. DIOSSINE e FURANI > cancerogeni ed interferenti endocrini.

Anita Capasso

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