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Mariglianella, Longe Bar blasfemo si prende gioco di Santi e Madonne ridicolizzando i fedeli

Mariglianella, 31 Dicembre – Longe Bar blasfemo si prende gioco di Santi e Madonne ridicolizzando i fedeli. E’ un’offesa è vilipendio del credo religioso e la chiesa che fa? Nola che fa? Il Vaticano non interviene? Pubblichiamo la disamina dello storico e antropologo Giovanni Villano che invita a riflettere e a dire no alle esagerazioni pur di fare parlare di sé.

Dalla friggitoria di Mariglianella bella chiesa di San Giuseppe, al longe bar che sa tanto di satanismo: sono queste le considerazioni dei fedeli. Ma veniamo al pensiero dello storico dell’arte Villano, voce critica e controcorrente in un panorama cittadino omologato. “Sta facendo molto discutere in questi giorni l’apertura di un lounge bar nell’ex chiesa sconsacrata (?) di Sant’Antonio abate a Casaferro- Marigliano (Na). Facente parte del villaggio industriale del mulino-pastificio Capasso sorto sulla Regia Strada delle Puglie alla fine del XIX secolo, l’ex edificio sacro è di proprietà privata e non ha un vincolo monumentale o storico-artistico, sebbene il suo interesse culturale per la città sia indiscutibile.

E qui dovremmo aprire un dibattito infinito sugli Enti di tutela (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio) che non tutelano un bel nulla. Ma tant’è! Premetto che nell’ex edificio sacro (non vincolato) – per me – possono farci di tutto. Anche un night club o una discoteca, come accade del resto a Milano e in altre città del Nord Italia.

Da laico, ritengo, però, che quelle immagini sacre, quelle toccanti parole dei Vangeli realizzate al neon fluorescente, quegli arredi pseudoliturgici (incensieri, etc) piazzati in modo provocatorio e sprezzante tra i liquori e i drink siano banali e di cattivo gusto. E feriscono la sensibilità personale e religiosa di molta gente. Non c’è un incondizionato diritto alla libertà di espressione. C’è sempre il dovere di rispettare dignità personali e le fedi”.

Intanto i sacerdoti invitano a non frequentare questo luogo blasfemo. La polizia municipale diretta da Emiliano Nacar ha denunciato il titolare per vilipendio del credo religioso.

Anita Capasso

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