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Mariglianella, Agrimonda: L’associazione Nazionale Difensori Civici italiani interviene sul caso del sito inquinato

Mariglianella, 30 Giugno – Agrimonda. L’associazione Nazionale Difensori Civici italiani interviene sul caso Agrimonda, sito inquinato dal 1995 di anticrittogamici e chimici per l’ agricoltura. La rivendita nel 14 luglio del 1995 si incendiò e da allora via Pasubio paga lo scotto più grave per la salute. 28 anni di attesa per una bonifica che non arriva. Oggi un ulteriore sopralluogo ad Agrimonda , grazie ai commissari ad acta nominati dal Difensore Civico campano per Agrimonda.

“Un’ulteriore azione di un lungo combattimento di Comitati di Cittadini e della Difesa Civica contro l’ecomostro in Mariglianella che attenta , soprattutto, i Cittadini della vicina Marigliano. I veleni, individuati nelle falde acquifere dalle analisi Arpac, continuano a devastare. Un disastro ambientale dovuto anche ai 28 anni di esposizione ai veleni”. Si legge sul portale dell’ ANDCI.

La bonifica del sito Agrimonda è ferma L’intenso pressing ha fatto in modo che siano stati assegnati alla Regione Campania dal Ministero dell’Ambiente due milioni di euro per l’ are area le cui falde sono contaminate da anticrittogamici e chimici per l’ agricoltura tra cui anche il DDT. Eppure la Regione Campania ritarda gli interventi. I Cittadini attendono ancora l’assenso sullo schema di accordo propedeutico al trasferimento delle risorse idonee alla messa in sicurezza del sito e alla bonifica”. E i comuni che fanno? Ci va giù duro Ciro Tufano sul portale dell’ ANDCI: “Noi Cittadini, purtroppo constatiamo che i Comuni non si svegliano I Comuni continuano a fare come “Ponzio Pilato”, dicendo che “non c’entrano” nella vicenda! Il Comune di Marigliano addirittura sostiene assurdamente che l’area “AVVELENATA ED INQUINATA” non riguarda il Comune di Marigliano ma solo il Comune di Mariglianella.

I cittadini di Marigliano (che “vivono” a due metri dal sito) hanno ravvisato una totale indifferenza e giustamente il Difensore Civico ha commissariato anche Marigliano. È inconcepibile e inaccettabile che un Ente – davanti ad una situazione che interessa “LA TUTELA E LA SALUTE DEI CITTADINI” – se ne lavi le mani e volti la faccia da un’altra parte. Agli abitanti che “VIVONO” nel territorio del Comune di Marigliano (a due metri dall’area TOSSICA) non interessa “CATASTALMENTE”, in quale Comune si trova la fonte dell’inquinamento mortale. E quello che sappiamo è che la nostra salute e la stessa aria che respiriamo sono a rischio ogni giorno. Non vogliamo stare a guardare mentre passano gli ANNI”.

E’ l’ultimatum dei residenti che hanno trovato nel difensore civico regionale Giuseppe Fortunato un punto di forza. Si sarebbero aspettati che sindaci e amministratori si fossero messi insieme a loro a rivendicare il diritto alla salute e alla bonifica. E’ tanta la delusione qui e il dispiacere …28 anni dal disastro senza che sia stato premuto il piede sull’acceleratore. Si tratta di vita, di salute ..chi paga per questi ritardi? In tanti sono morti senza mai vedere la schiarita.

Anita Capasso

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