L’idea del libro e la SIAE – Per una biografia di Giuseppe Storace d’Afflitto – Un amore segreto alla corte vicereale di Napoli – L’inversione del mitico amore tra Nisida e Posillipo – Per il vocabolario italiano-napoletano e napoletano-italiano di Giuseppe Storace d’Afflitto – Aggiunte varie – Della Musa lirica – Il monte Posilipo – De la tiorba a taccone – Rebuffo alli Spagnuoli – Approfondimento di alcuni vocaboli – Un abito da viceregina – Le fonti – La realizzazione.
Napoli, 5 Ottobre – Nel volume si troveranno le traduzioni in italiano di alcune parole napoletane la cui cognizione si è persa (‘gallo patano’, ‘na varvetta’ …), il contenuto di libri che erano considerati dispersi (Domenico de Sanctis, Le spine di Parnaso …), l’analisi e la comparazione di tante opere non considerate da altri studiosi (Giovanni di Dura, Musa lirica …). Attraverso la ricostruzione e l’interpretazione dell’autore, rivive un amore sconosciuto del Seicento, inesorabilmente interrotto dal potere spagnolo: quello tra donn’Anna Carafa di Stigliano, viceregina di Napoli, e don Giuseppe Storace d’Afflitto, poeta di corte.
La letteratura dà voce al desiderio di eternare la vicenda amorosa dei due, consolando la sofferenza per le angherie subite, il tradimento dell’amata e la morte di lei. Nel volume vengono riportate tutte le produzioni dello Storace d’Afflitto: cinque pubblicazioni stampate nell’arco di dodici anni, delle quali tre in italiano e due in napoletano, corredate da un ricchissimo apparato di traduzioni, presentazioni e note. Tra le opere, la più nota è De la tiorba a taccone, che gli valse l’appellativo di “Petrarca napoletano”.
Un lungo, paziente, arduo e appassionato lavoro di ricerca sulle fonti archivistiche, con frequenti richiami al contesto culturale di riferimento del letterato, ha finalmente sottratto all’oblio la storia personale e familiare di quest’ultimo (nativo di Sant’Agnello di Napoli), ma anche la sua brillante e audace personalità, che affascina il lettore con un linguaggio enigmatico, mossa dal gusto per la sfida al potere, contro il quale adopera una sola arma: l’ingegno.
Vincenzo Palmisciano, docente di scuola, si dedica da anni a ricerche sulla cultura napoletana e la storia della danza. È autore di diverse pubblicazioni scientifiche per case editrici, riviste storiche (Archivio Storico per le Province Napoletane) e letterarie (Studi secenteschi).
Sonia Benedetto, docente di scuola, da anni collabora con enti e associazioni nell’organizzazione di eventi culturali e percorsi di visita, come storica dell’arte e rievocatrice storica.
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