Che la gentilezza ci accompagni oggi e per sempre!
Napoli, 12 Novembre – Oggi è la giornata della gentilezza, mi sono posta a lungo una domanda prima di iniziare questa mia riflessione, qual è il perno nella struttura sociale che è venuto a mancare per cui si è sentita la necessità di intervenire e creare una giornata per sopperire a questa carenza sempre più crescente con conseguenze notevoli soprattutto su persone fragili? Il perno credo sia il concetto di educazione che è molto cambiato e con rammarico, devo dire in peggio.
Era consuetudine per la mia generazione fare una gentilezza, e devo dire che erano davvero in pochi a non esercitarla, che fosse autobus o treno, che il tragitto fosse lungo o breve, alzarsi per cedere il posto alle persone più anziane o alle donne incinte o con bambini piccoli. Mia madre mi aveva insegnato così ed io lo facevo, come se fosse la cosa più naturale di questo mondo.
Era normale prendere il sacchetto della spesa della vicina di casa che incontravi per strada e portarglielo fino a casa, oppure andare a fare una commissione per parenti affaccendati con lavoro e bambini. Quanti lo fanno ancora? Addirittura, non essendo più abituati, ricevere una gentilezza spaventa quasi. Come mai sta facendo ciò? Dov’è la fregatura? Si è diventati timorosi e diffidenti nei riguardi di chi mostra anche solo un minimo di attenzione nei nostri riguardi ed anche questa è una cosa che lascia molto pensare.
Chiusi in un mondo virtuale, dimentichi talvolta che la vita vera esiste ancora, si sta facendo il gioco di chi si arricchisce nel volere la popolazione schiava e introversa.
Per fortuna, nonostante il declino ci sono anche tante persone che sono ancora in grado di regalare gentilezza, sono le persone estroverse, capaci di guardare il mondo che li circonda, di accorgersi della folla bisognosa di attenzioni e di gentilezza e di donargliele. Lo fanno con un sorriso garbato, un saluto affettuoso, una stretta calorosa di mano, lo fanno anche solo semplicemente chiedendo come va; sono amabili e delicate nel relazionarsi con gli altri e non hanno bisogno di prevaricare.
Credo che mai come adesso, dopo questi anni allucinanti che l’umanità intera ha vissuto, essere gentili sia vitale, non trascuriamo gli effetti terapeutici che un tale gesto può causare. Rispolveriamo la gentilezza, ma soprattutto educhiamo i bambini alla gentilezza, loro sono il nostro futuro, loro cambieranno questo mondo così bisognoso di ritrovare i buoni sentimenti, loro sono la speranza.
E se la giornata della gentilezza porta a scuotere l’animo umano, ben vengano anche queste istituzioni. Che la gentilezza ci accompagni oggi e per sempre.
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