Cultura

“La Commedia illustrata dal 1300 ad oggi”, l’opera letteraria ed artistica del prof. Pasquale Gerardo Santella

Palma Campania, 23 Marzo – Il professore Pasquale Gerardo Santella, scrittore, critico letterario, giornalista, esperto di media, autore di numerosi libri e animatore di eventi culturali nel territorio, nell’ultimo periodo si è dedicato ad un amico speciale: Dante Alighieri. Ha scritto La Commedia illustrata dal 1300 ad oggi, ed. Michelangelo 1915, un accurato volume letterario-artistico, realizzato con carta pregiata e arricchito da disegni originali dipinti direttamente sulle pagine del testo, compreso il dipinto su tela sulla copertina. 

Il libro, esemplare unico, è frutto della consultazione dei volumi della personale collezione della Divina Commedia dell’autore, che comprende oltre 300 pezzi. Desta davvero molta curiosità la sua ricca collezione dantesca con un assortimento di volumi pregiati ed edizioni rare, ma anche fumetti, cartoline, figurine, calendari, francobolli, monete, dipinti.

La disponibilità del professore a conversare su questo argomento ci porta a fargli domande e chiedergli curiosità:

Come ha strutturato il suo lavoro-progetto di scrittura per La Commedia illustrata La collezione di P.G.S vista la corposità del libro, di grande formato e 260 pagine?

“Al libro ho lavorato per più di un anno a partire da gennaio 2020. Data la mole di volumi da leggere, rileggere o consultare, a partire dal poema scritto di Dante, ho diviso la materia in due parti, seguendo un ordine cronologico, la prima dalle illustrazioni dei codici medioevali ai pittori contemporanei, la seconda dedicata alle raffigurazioni nei media popolari dall’Ottocento a oggi”.

Il libro rappresenta un fantastico viaggio nel mondo di Dante: non sembra che ci sia bisogno di seguire un ordine di lettura. Da quale consiglia di partire?

“Il lettore è libero di seguire i suoi interessi e curiosità, ma consiglio di seguire una lettura lineare dall’inizio alla fine perché ci sono molti riferimenti intertestuali ai vari autori delle illustrazioni. Non solo. In questo modo si potrà verificare anche la diversa visione dei vari pittori a secondo della loro ideologia, ma anche del contesto storico sociale dell’epoca e della committenza”.

Perché Dante e la Commedia? Come mai la sua attenzione sul Sommo Poeta, che, se abbiamo bene inteso, dura da sempre?

“L’attenzione è cominciata sui banchi di scuola del liceo “Rosmini” di Palma Campania, è proseguita all’Università di Napoli grazie ad un grande maestro della critica letteraria, Salvatore Battaglia, e continuata nell’insegnamento. Aggiungo che per gli studenti liceali del tempo Dante era un mito e motivo di onore e  orgoglio leggerlo e comprenderlo, tanto da impararne molti versi a memoria”.

Quale funzione hanno i pregevoli disegni che accompagnano la scrittura e chi sono gli artisti che hanno contribuito ad arricchire con i dipinti l’opera?

“Un libro artistico non può definirsi tale se non originale e, dunque, non riproducibile. Ho chiesto allora ad alcuni amici di intervenire con i pennelli direttamente sulla pagina per dare all’opera un’aura di codice medioevale, dove i miniatori inserivano le loro illustrazioni all’interno del testo. A questa operazione hanno contribuito i maestri Antonio Simonetti per la copertina, Prisco De Vivo e Mario Errico, entrambi con due disegni, e la giovanissima studentessa Sara Cardone per l’immagine di Lucifero. Inoltre le circa duecento illustrazioni, tutte riprese da miei libri, non sono numerate, ma poste a fianco del testo scritto in cui se ne parla”.

Lei ha detto che non è sua intenzione concorrere con valenti accademici. “La navicella del mio ingegno non alza le vele per correre miglior acque. La mia è piuttosto una barca da diporto che preferisce muoversi per acque nitide e tranquille, senza allontanarsi troppo dalla costa, godendosi la vista del paesaggio e le divagazioni della mente”. E allora perché avventurarsi in questo viaggio di scrittura e sguardi?

“Volevo analizzare, con umiltà, un aspetto “laterale” della Commedia: non le grandi questioni o l’interpretazione dei versi per le quali ci sono studi raffinatissimi, ma come il poema sia stato raffigurato nel tempo e percepito da tutto il pubblico dei lettori, non solo dagli specialisti. Un aspetto non molto trattato ma che potesse anche dilettare e incuriosire i fruitori. Nel caso particolare poi non avevo bisogno di consultare archivi o biblioteche dato che avevo tutto a portata di mano”.

Ha descritto ed analizzato nel volume gran parte della sua collezione della Commedia di Dante e la sezione  dedicata al Fumetto mi ha particolarmente stuzzicata. Ci può raccontare qualche aneddoto per svelare come è riuscito a recuperare tutti questi preziosi ‘tesori’ da consultare?

“I fumetti di cui ho trattato sono ancora oggi sul mercato, quindi è stato facile reperirli. Ma la mia “caccia al tesoro” si è svolta in particolare su ebay, prendendo contatti in particolare con collezionisti di cartoline e figurine. Il mio colpo è stata la serie di 32 figurine delle scatole di fiammiferi di fine Ottocento, per le quali era stata indetta un’asta da una società di distribuzione tedesca. Il prezzo iniziale era alto, ma, visto che  c’erano solo pochi acquirenti interessati, è precipitato dopo qualche giorno ad una cifra abbordabile”.

Sicuramente il fumetto desta la curiosità nei lettori, soprattutto negli studenti che si approcciano allo studio di Dante, ma può un fumetto sostituire la lettura diretta del poema ?

“Assolutamente no, anzi il piacere delle illustrazioni si accresce se alla base c’è la lettura del testo. Ma è anche vero che alcuni fumetti, come L’Inferno di Topolino o La Divina Commedia del giapponese Go Nagai sono autentici prodotti artistico – letterari che interagiscono in modo creativo con il testo di Dante aggiungendovi un surplus di interpretazione”.

Straordinariamente interessanti le pagine dedicate alle cartoline, alle figurine e ai calendarietti, in particolare quelli dei barbieri. Bisogna che tutti ammirino la sua collezione.

“La collezione quest’anno avrebbe dovuta essere esposta al museo diocesano di Nola. Purtroppo il Covid ha detto di no. Non dispero che. possa realizzarsi una mostra, magari anche a Palma. Sarebbe una grande gioia condividerne la visione con chi vorrà”.

Ci si incanta nella lettura riguardante il videogioco che presenta una nuova modalità di comunicazione. Offre anche qualche spunto educativo?

“Si, perché comunque si rifà all’ Inferno di Dante, ma rimane comunque un prodotto ludico, anche se dimostra come la Commedia sia una inesauribile fonte di ispirazione per qualsiasi genere di rappresentazione artistica”.

In definitiva ha messo in luce ai lettori un Dante pop. Ma cosa ha rappresentato e ancora oggi rappresenta Dante? Ci dica qualche verso emblematico.

“Sarebbe facile nell’inferno della pandemia, che noi tutti stiamo attraversando, citare, come spesso si fa, il verso finale dell’Inferno E quindi uscimmo a riveder le stelle: un augurio di ritorno alla luce dopo il passaggio cupo e doloroso per il quale ancora ci incamminiamo. Ma, dovessi scegliere un solo verso guida della Commedia, quello che mi ha guidato nel percorso umano e sociale, non avrei dubbi: E lascia pur grattar dov’è la rogna (P., XVII, v. 129): un invito in particolare agli intellettuali e agli educatori, ma in generale rivolto a tutti gli uomini, a ricercare sempre la verità, a distinguere ciò che è bene da ciò che è male, a resistere alle seduzioni del potere in qualsiasi forma esso si manifesti, anche a costo di sopportarne conseguenze negative, a esprimere sempre liberamente le proprie convinzioni, senza preoccuparsi che qualcuno possa risentirsene. Se ne risenta pure”.

Ringraziamo vivamente il prof, in attesa della diretta streaming alle ore 10,00 del 25 marzo per la presentazione del volume .

Il Video sarà fruibile sia sulla pagina Youtube della Biblioteca Michele Coppola (https:// youtube.com/channel/UCb3K4uk_1BXoDj-SYtGrfhw), dove poi rimarrà stabile, sia sulla pagina Facebook dell’Assessorato alla cultura dal 25 marzo 2021  

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